Numerose iniziative per il Giorno
della memoria si sono tenute in tutta la Toscana, nei luoghi
segnati dalla persecuzione agli ebrei, nelle istituzioni,
ponendo pietre d'inciampo, omaggiando con cerimonie dedicate le
vittime della Shoah. "È una giornata che va celebrata e
ricordata con sempre più forza", ha detto la sindaca di Firenze
Sara Funaro, esortando a coinvolgere i giovani, a margine delle
cerimonia al binario 16 di Santa Maria Novella dove partivano i
treni verso i lager. La rettrice dell'Università di Firenze
Alessandra Petrucci ha ricordato gli universitari fiorentini
allontanati da aule e cattedre per le leggi razziali del 1938,
con un minuto di silenzio e con la deposizione di una corona di
alloro alla lapide nel Rettorato.
A San Rossore (Pisa) si è riunito il Consiglio Regionale.
Antonio Mazzeo apre il proprio intervento ricordando che "è un
luogo della memoria, in ricordo delle deportazioni di tanti
ebrei, studentesse e studenti, ed è compito delle istituzioni
fare la propria parte ogni giorno, non restare indifferenti, ora
che tanti testimoni non ci sono più".
"Il 27 gennaio del 1945 si aprono le porte di Auschwitz e si
tocca il punto più basso della civiltà e dell'umanità - ha detto
il presidente della Toscana Eugenio Giani -. In quella Seconda
guerra mondiale, in quella drammatica e crudele espressione di
guerra che si era trasformata nella cancellazione di un popolo e
della sua identità umana, quando i nazisti arrivano a utilizzare
i campi di concentramento sterminando milioni di persone".
Tra le moltissime iniziative fatte in Toscana a Cortona (Arezzo)
sono state installate due pietre di inciampo per ricordare i
fratelli Francesco e Renato Mariotti, il primo morto, il secondo
sopravvissuto ai lager di Mathausen e Ebensee e poi tornato
nella sua Cortona (Arezzo) dove è deceduto 10 anni fa. Erano
deportati politici. Gli eventi del 1943 e del 1944 li colsero
militari, non aderirono a Salò e vennero catturati nei
rastrellamenti a Firenze. Uno morì presto a Mauthausen, l'altro
resse 14 mesi di prigionia fino alla liberazione e al ritorno a
casa. Il Comune di Cortona ha reso omaggio con le due pietre,
messe davanti al bar dove poi Renato Mariotti ha lavorato per
anni. A Pisa una stele è dedicata alle vittime della Shoah in
via Giusti tra le Nazioni, una strada che finora era intitolata
al rettore Giovanni D'Achiardi che decretò l'espulsione di
studenti e docenti ebrei dall'ateneo con le leggi razziali. L'ha
voluta il Comune di Pisa nel luogo dove lo scorso anno fu
cambiata la toponomastica e che oggi, in occasione delle
celebrazioni per il Giorno della memoria, ha scoperto una
scultura, intitolata 'Promemoria'. A Livorno la giornata si è
aperta al cimitero ebraico con tutte le autorità religiose e
politiche con la cerimonia silenziosa della deposizione di una
corona di fronte alla lapide che ricorda i morti deportati ebrei
livornesi. Poi il passaggio in prefettura con la consegna delle
medaglie consegna di Medaglie d'Oro conferite dal Capo dello
Stato e infine nel pomeriggio concerto del conservatorio
Mascagni di musiche dedicate alla Shoah.
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