Torna il 14 settembre a
Empoli (Firenze) la processione del Crocifisso delle Grazie
della Collegiata di Sant'Andrea, manufatto ligneo risalente alla
seconda metà del '300, che ogni 25 anni viene portato in
processione per la città in ricordo del miracolo accaduto negli
anni della peste. L'ultimo appuntamento risale al 1999 e
quest'anno ricorrono i 25 anni anche se nel 2020, nei mesi più
bui della pandemia, ci fu una processione straordinaria guidata
dall'allora arcivescovo di Firenze, cardinal Giuseppe Betori.
La solenne processione, guidata da monsignor Andrea
Migliavacca, vescovo di Arezzo-Cortona-Sansepolcro inizierà alle
21: il percorso sarà da piazza Farinata degli Uberti fino alla
chiesa della Collegiata di Sant'Andrea passando canto Pretorio,
via Leonardo da Vinci, via Verdi, via Roma, piazza della
Vittoria, via Tinto di Battifolle, via Salvagnoli, piazza
Matteotti, via Chimenti, via Lavagnini, via della Noce, via del
Papa, canto Guelfo, e nuovamente da piazza Farinata degli
Uberti.
Domani si aprirà invece la settimana di celebrazioni in
piazza della Vittoria, con la missione di evangelizzazione che
coinvolge numerose associazioni ecclesiali. L'8 settembre, alle
10,30, mons.Gherardo Gambelli, arcivescovo di Firenze,
presiederà la messa in Collegiata. Il 10 settembre, alle 21,30,
don Daniele Rossi, parroco di Sant'Ambrogio a Firenze, terrà una
lectio divina sulla Croce, il 12 alle 21,30 mons. Marco Frisina,
biblista e compositore di musica sacra e di musiche da film,
dirigerà un concerto di proprie composizioni, ad eseguirle un
coro composto da oltre cento cantori, provenienti dal vicariato
di Empoli-Montelupo Fiorentino accompagnato dall'Orchestra
Ferruccio Busoni.
La Festa venticinquennale del Crocifisso, il Giubileo di
Empoli, spiega don Guido Engels, proposto della chiesa
Collegiata di Empoli, "costituisce un appuntamento importante
per la nostra città, che si ripropone con cadenza regolare dal
1399, anno del miracolo del mandorlo fiorito a contatto con il
Crocifisso, che ancora conserviamo nella nostra Collegiata. È
certamente una tradizione che dice una identità di pace tipica
della nostra città, e tuttora valida in un mondo pieno di
guerre. Così anche quest'anno come nei secoli passati vogliamo
gridare 'pace', 'riconciliazione' tra le persone e con Dio.
Proprio perché stiamo diventando una città multietnica e
multireligiosa, vogliamo dare questo segno di fraternità". La
processione ha il patrocinio del Comune di Empoli.
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