Visita al Museo Storico della Linea
Gotica di una delegazione di familiari dei soldati sudafricani
che liberarono il territorio di Prato nel 1944 durante la
Seconda Guerra Mondiale. Lo segnala lo stesso museo.
Tra loro Mandi Campbell, è la terza volta che viene in
Italia da Port Elizabeth per ripercorrere le orme del padre che
dipinse acquerelli sui fatti di 80 anni fa e che sono stati
raccolti nel libro "Il soldato che dipingeva la pace". Con lei è
arrivata Carol Gainsford, di origine sudafricana ma adesso
abitante a Brisbane, in Australia. Suo padre era un ingegnere
della sesta corazzata sudafricana che si occupò di ricostruire
le infrastrutture distrutte dai bombardamenti tra cui la linea
ferroviaria "Direttissima" Prato-Bologna.
"E' un'emozione accompagnare in questo percorso intriso di
tanti sentimenti persone come Mandi e Carol - dice il direttore
del Museo della Linea Gotica Giuseppe Aucello - Si legge nei
loro occhi l'andare alla ricerca di una parte importante del
loro passato, della loro storia". Sempre dal Sud Africa in
questi giorni arriva in Italia un gruppo di 25 persone, tutti
familiari e discendenti di soldati della Seconda Guerra
Mondiale, che parteciparono alle Liberazione dell'Italia con le
truppe del Commonwealth. Saranno nella zona di Prato e nella
provincia di Bologna. Il gruppo farà visita al Museo Storico
della Linea Gotica il 24 luglio e raggiungerà sui sentieri
dell'Appennino i luoghi dove combatterono i loro padri e i
nonni, per qualcuno più giovane, i bisnonni.
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