Un detenuto italiano di 36 anni è
evaso nel primo pomeriggio dal reparto ad alta sicurezza della
casa circondariale di Livorno. E' quanto rendono noto i
sindacati Uilpa Polizia penitenziaria e Spp. Il recluso, di
origine campana, spiega Uilpa, "a quanto si apprende, mentre si
trovava ai passeggi, avrebbe scavalcato un primo muro agevolato
dall'esterno. Per mancanza di personale, pare che né i passeggi
né il muro di cinta fossero stabilmente presidiati. Immediate
sono scattate le ricerche da parte della Polizia penitenziaria e
delle altre forze dell'ordine, allo stato tuttavia senza esito".
"Una nuova evasione 'annunciata' - afferma Aldo Di Giacomo,
segretario generale del Spp -: dal carcere di Livorno è evaso un
detenuto della sezione di alta sicurezza (ce ne sono circa un
centinaio su un totale di 300 detenuti e un livello alto di
sovraffollamento e contestualmente di carenza organici) e dunque
particolarmente pericoloso". "Non sappiamo più come dirlo -
commenta poi Gennarino De Fazio, segretario generale della Uilpa
Polizia penitenziaria -. Cos'altro deve accadere affinché il
governo prenda compiuta e reale coscienza dell'emergenza
penitenziaria in atto, sicuramente senza precedenti almeno negli
ultimi 30 anni, e vari un decreto carceri per metterle in
sicurezza?". "Siamo sempre più convinti che l'amministrazione
penitenziaria dal punto di vista della funzionalità e
dell'organizzazione sia arrivata alla frutta", "c'è necessità di
un'inversione di marcia che finora non c'è stata, i vertici
dell'amministrazione penitenziaria vanno avvicendati, ai posti
di comando va messo personale in grado di gestire le emergenze e
di organizzare il personale di polizia penitenziaria", le parole
di Leo Beneduci, segretario generale del sindacato autonomo
Osapp.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA