Combattere la 'fame di terra'
attraverso la creazione di isole artificiali e autosufficienti.
È il progetto europeo 'Sustainable, Reliable, and Socially
Acceptable Modular Floating Islands for Multi-use Offshore
Spaces' (Famos), coordinato da Lorenzo Cappietti, docente del
dipartimento di ingegneria civile e ambientale (Dicea)
del'Ateneo fiorentino, partito in questi giorni. Oltre a Unifi,
partecipano alla ricerca University of Adger (Norvegia),
Jagiellonian University (Polonia) e University of Cyprus
(Cipro).
Il progetto parte dal presupposto che i mari svolgano un
ruolo cruciale per sopperire alla 'fame di spazio" generata da
sovrappopolamento e conseguente carenza di terre abitabili.
Famos propone e sviluppa i concetti innovativi di isole
galleggianti modulari per siti marittimi offshore, in acque
relativamente profonde e completamente esposti all'azione dei
moti ondosi. Si svolgerà principalmente in Grecia, Italia,
Polonia e Norvegia, così da esplorare l'Ue dai confini
meridionali a quelli settentrionali. "Il passo in avanti che il
progetto intende compiere - spiega Cappietti - è realizzare una
tecnologia che permetta lo sfruttamento di aree marine lontane
dalla costa in alti fondali, completamente esposte a moti ondosi
potenzialmente devastanti. Famos intende contribuire a questa
priorità sviluppando una nuova proposta tecnica per realizzare
aree marine offshore multiuso. Dal nostro punto di vista, in
questa prospettiva emergono due domande cruciali: l'umanità è
pronta a vivere sulla superficie dell'oceano per far fronte alla
mancanza di risorse utilizzabili? Come possiamo creare spazi
offshore multiuso sostenibili, affidabili e socialmente
accettabili?". L'ipotesi tecnica principale di Famos si fonda su
mega strutture galleggianti: appare più sostenibile, rispetto
all'utilizzo di strutture appoggiate sul fondo, sia in termini
ambientali che economici soprattutto nel caso dell'esplorazione
di aree marine lontane da costa e in alti fondali. Per far
fronte alla produzione idrica, energetica e alimentare e alla
necessità di spazio per attività sociali e produttive, alcune
isole saranno 'specializzate' in determinati compiti. Famos ha
una durata di 36 mesi e un budget di 1.200.000 di euro. Fa parte
della Sustainable blue economy partnership, partenariato
internazionale istituito dalla Commissione europea: coordinato
da Italia e Norvegia, è dedicato alla tutela di oceani,
biodiversità e risorse ambientali marine, per conciliare
ecologia e sviluppo.
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