Per le donazioni di sangue in
Toscana dopo la pandemia il 2023 è stato un anno di ripresa ed è
stata superata la quota di 206mila, 45 ogni mille residenti
(solo per la produzione di globuli rossi) a fronte di un
obiettivo nazionale di 40. Un successo il cui primo merito va ai
116mila donatori attivi nel corso dell'anno. A livello nazionale
solo il 2,7% degli italiani è donatore: i dati sono del Centro
nazionale sangue e si riferiscono al 2022, a fronte di 2,8
milioni di trasfusioni a beneficio di 639mila pazienti. E'
quanto emerso in occasione della Giornata regionale della
donazione di sangue che si è svolta quest'anno a Lucca, nella
sede della Scuola Imt alti studi, che ha anche realizzato uno
studio insieme ad Avis sul biennio 2018-2020.
Anche il trend registrato nei primi mesi del 2024 è positivo
in Toscana. La crescita delle donazioni si è mantenuta costante
ed ha segnato un ulteriore incremento del 10%: per i globuli
rossi, dove l'Italia ha raggiunto l'autosufficienza, ma anche
per il plasma, dove le donazioni sono storicamente meno ma
importanti perché fondamentali per la produzione di farmaci
salvavita come le immunoglobuline, l'albumina o i fattori della
coagulazione. Numeri in crescita, si sottolinea ma ci sono
ancora delle criticità di carattere demografico (ma non solo)
che non possono essere trascurate: i donatori invecchiano e chi,
tra diciotto e quarantacinque anni, li dovrebbe sostituire
diminuisce. Il passaggio generazionale non è sufficiente. C'è
poi la questione dell'estate, periodo in cui si registra un calo
fisiologico delle donazione e il sangue inizia a scarseggiare.
Tuttavia in Toscana nel 2023, spiega la Regione, "grazie al
lavoro attento e coordinato di tutti gli attori del sistema
sangue toscano non si sono registrate situazioni di emergenza e
il sistema sangue ha operato in autosufficienza". "Anche
quest'anno abbiamo giocato d'anticipo - commenta l'assessore
toscano al diritto alla salute Simone Bezzini -. Con il Centro
regionale sangue, le Asl e le associazioni dei donatori abbiamo
lavorato ad una strategia per evitare che nei mesi estivi si
verifichi un'emergenza nei nostri ospedali. Un'estate senza calo
di sangue significa nessun rallentamento sul sistema sanitario,
ma anche un lavoro attento all'uso appropriato di questa
preziosa risorsa e alla salute dei pazienti".
La Regione ricorda che la donazione di sangue è aperta a
tutti i cittadini, italiani e stranieri. Occorre avere almeno
diciotto anni e non più di settanta, buona salute, corretti
stili di vita e un peso adeguato. La presenza di alcune
patologie, di terapie in corso, viaggi recenti o interventi
possono comportare l'esclusione permanente o la sospensione
temporanea dalla donazione. Si può donare ad intervalli di tre
mesi (ma non più di due volte l'anno per le donne in età
fertile).
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