Inaugurate le nuove sale
espositive del Museo della Fondazione Scienza e Tecnica a
Firenze. Col contributo di Fondazione Cr Firenze, accanto al
nuovissimo Planetario digitale, è stata realizzata la Galleria
dell'Astronomia, che conduce alla cupola da otto metri di
diametro dove sono ospitate lezioni, conferenze, incontri per
scuole, famiglie, visitatori. Nel percorso sono stati inseriti
tutti i reperti e i volumi storici tra cui alcuni ascrivibili
alla tradizione del Cimento. C'è anche la tuta della
giovanissima ingegnere astronautico Ilaria Cinelli, simbolo del
superamento del 'gender gap' nelle materie Stem. La sezione di
Scienze naturali è visitabile con collezioni di Mineralogia,
Litologia, Paleontologia, Botanica, Zoologia e Merceologia, con
firme eccellenti della tradizione ceroplastica (Luigi Calamai) e
della bio-modellistica, un laboratorio di Geologia Agrologica
Applicata. Uniche al mondo le tele cerate di Egisto Tortori,
ceroplasta della Specola. Di grande interesse la serie di fiori
dei fratelli Brendel di Berlino, accanto ai modelli di animali
marini vitrei della ditta Blasckha di Dresda, la collezione più
cospicua in Italia. I reperti testimoniano l'importanza degli
studi in ambito naturalistico e lo sviluppo dell'insegnamento
scientifico tra seconda metà del XIX secolo e i primi decenni
del successivo. Oggi confermano lo stretto rapporto tra arte e
scienza, caratteristico dei mestieri d'arte della tradizione
fiorentina e hanno radici in un sapere che risale al
Rinascimento.
"Nel 2015 - dice la presidente Donatella Lippi - la chiusura
sembrava inevitabile. Con tanto impegno e col supporto della
Fondazione Cr Firenze, sono riuscita a scongiurare la chiusura e
a salvare la Fondazione mantenendo i posti di lavoro e
implementando spazi e attività". "Le sale che vengono aperte al
pubblico - aggiunge il direttore Emanuele Guerra - sono frutto
di un adeguamento che fa rispondere a tutti i requisiti di
legge". "Sosteniamo fin da 2000 questa bellissima realtà -
dichiara il vicepresidente di FCrF Maria Oliva Scaramuzzi - che
ha un patrimonio davvero unico nel panorama storico-scientifico
fiorentino. Le nuove sale accrescono la fruizione".
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