"A una settimana dall'apertura di
Pitti Uomo e di Pitti Bimbo i lavori in Fortezza da Basso vanno
avanti con rigorose misure di sicurezza, con protocolli ancor
più stringenti di quanto previsto dalle norme più recenti, sia
durante gli allestimenti sia nei giorni di fiera. Molte
collezioni sono negli spazi espositivi e in tutti i padiglioni
si stanno montando gli stand e le strutture per i servizi". Lo
afferma in una nota l'ad di Pitti Immagine Raffaello Napoleone a
meno di una settimana dall'avvio di Pitti Uomo e Pitti Bimbo, in
calendario dall'11 al 13 gennaio alla Fortezza da Basso di
Firenze.
"Alcuni espositori sono in difficoltà, non possiamo
nasconderlo - aggiunge Napoleone -: le criticità maggiori si
riscontrano in quelle aziende che, a prescindere dalla loro
dimensione, si trovano strette tra casi di positività,
quarantene e isolamenti fiduciari. In queste ultime settimane
avevamo messo in conto che tutto ciò avrebbe potuto influire in
alcuni casi sulla partecipazione al salone, ma i numeri
complessivi a oggi tengono, anche sui fronti dei compratori e
della stampa". "Il punto è che Pitti Immagine ha fatto una
scelta - conclude Napoleone - sin dall'inizio della pandemia:
restare vicini alle aziende, ai compratori, cercare l'interesse
dell'intero sistema moda. E da allora a quella scelta siamo
rimasti fedeli, adattandoci all'evoluzione della situazione
generale, mettendo sotto pressione l'azienda e i suoi conti.
Abbiamo fatto patti trasparenti con i nostri clienti,
rassicurati dalla positiva esperienza di giugno. In fin dei
conti ci ispiriamo alle scelte del nostro governo, che ha deciso
di conciliare a ogni costo l'irrinunciabile tutela della salute
collettiva con l'indispensabile tutela delle attività
economiche, condizioni necessarie l'una per l'altra".
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