Nuova tranche
dell'inchiesta sulle cave delle Alpi Apuane condotta dalla
procura di Massa Carrara con il Corpo forestale dello Stato. Il
procuratore Aldo Giubilaro ha spiegato che questo blitz ha
interessato 3 cave di Carrara e 2 di Massa. Sarebbero stati
accertati reati di natura ambientale relativamente ai ravaneti,
pendii dove si accumulano i detriti, e che non dovrebbero più
esistere, e alla gestione della 'marmettola', che è il residuo
della lavorazione del marmo, un rifiuto speciale da smaltire in
discarica ma che viene invece abbandonato nei piazzali delle
cave, disperdendosi ovunque. La maxi-indagine aveva preso avvio
nel maggio 2015. Allora furono indagati anche tre industriali
del marmo per frana colposa, inondazione e reati di carattere
ambientale. Queste cave finirono nel mirino dopo l'alluvione del
5 novembre 2014 a causa della rottura di un argine del Carrione
e per la quale sono indagate sette persone fra tecnici della
Provincia,il direttore dei lavori e la ditta costruttrice.
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