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Extra
di Francesca Pierleoni
"I miei tempi non sono i tempi del
passato, prima le cose si dicevano per 20 anni e poi non
venivano realizzate. Tutti parlavano del Museo della Shoah e noi
invece abbiamo portato avanti la sua realizzazione, come abbiamo
fatto per trovare la sede del Museo di san Casciano. Questo del
Pantheon è un impegno che io avevo assunto poco dopo il mio
arrivo al ministero. In otto mesi siamo riusciti a realizzare
prima l'impianto amministrativo e poi l'impianto anche tecnico
per arrivare a questo punto". Lo dice il ministro della Cultura
Gennaro Sangiuliano al suo arrivo al Pantheon di Roma, dove ha
preso il via il pagamento del biglietto. Una novità accolta
senza problemi dai turisti, disposti dalla prima mattina in file
ordinate. Anche il ministro ha il suo biglietto, mostrato sullo
smartphone: "Anche se sono residente a Roma da 35 anni ho voluto
pagarlo". Il Pantheon "è il sito museale più visitato in Italia,
con nove milioni di visitatori. - aggiunge - Il biglietto è
abbastanza modico, appena 5 euro. Pensiamo che in un monumento
corrispondente a Parigi, Les Invalides, dove c'è la tomba di
Napoleone, si paga. Quindi non vedo perché noi non dovessimo far
pagare". I cittadini romani "sono esenti, e vale tutto il
sistema di modalità gratuite già garantite per una serie di
categorie, ad esempio i giovani fino a 18 anni non pagano nulla,
fino a 25 pagano due euro, che ora sono 3 euro perché c'è il
contributo per l'Emilia. Le persone disabili e i loro
accompagnatori non pagano, come non pagano i docenti quando
portano qui le scolaresche. Ci sono anche qui le domeniche
gratuite, più i 3 giorni che io ho aggiunto, il 25 aprile, il 2
giugno e il 4 novembre". Gli incassi "vengono ripartiti tra il
ministero della Cultura, che però vincola queste risorse alla
tenuta, alla curatela e alla rigenerazione di questo sito. Ad
esempio vogliamo adibire a mostre gli spazi che sono in fondo.
Un altro 30% va alla Curia che si è impegnata a destinare una
parte ai poveri di Roma. Magari si potrà alimentare una mensa
per i poveri con queste risorse. Poi una parte va al Comune di
Roma che però deve utilizzare questi fondi per la cura e la
pulizia di questa piazza, magari garantendo quello che avviene
in altre parti del mondo: una pulizia 24 ore su 24, con qualcuno
che stia qui e tenga in ordine". La politica "è fatta di tante
piccole cose, di tanti mattoncini che si mettono l'uno
sull'altro". Il modello del Pantheon si potrebbe applicare anche
ad altri casi? "Sì con moderazione, valutando caso per caso"
risponde Sangiuliano prima di entrare a visitare il Pantheon
insieme ai turisti. Mentre viene fotografato, si consente un
attimo di leggerezza chiedendo una macchina fotografica e fa
qualche scatto a sua volta ai fotografi, per poi fermarsi per
qualche istante davanti, fra le altre, alla tomba di Raffaello e
condividendo con i giornalisti storie e leggende legate al
monumento. Anche quando gli arriva una domanda sul caso Sgarbi,
riporta la conversazione sul monumento. "A me tantissima gente
ha scritto - prosegue, parlando dell'iniziativa - vi potrei
mostrare le mail che mi arrivano sulla casella postale del
ministero, per dirmi che apprezzano questa scelta. Le cose
importanti devono essere mantenute bene e per farlo ci vogliono
le risorse, quindi è giusto far pagare". E arriva anche un
attestato in diretta nella piazza, quando un romano lo ferma e
gli chiede di stringergli la mano: "Volevo ringraziarla per
questa idea - dice al ministro - mi piaceva anche quando era al
Tg2".
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