/ricerca/ansait/search.shtml?tag=
Mostra meno

Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Picchiato e bruciato, il cognato 'Non sono stato io'

Picchiato e bruciato, il cognato 'Non sono stato io'

Interrogato, il fermato ha respinto le accuse della procura

PISTOIA, 19 gennaio 2024, 18:33

Redazione ANSA

ANSACheck

- RIPRODUZIONE RISERVATA

-     RIPRODUZIONE RISERVATA
- RIPRODUZIONE RISERVATA

"Il movente è inverosimile" e "il mio assistito ha respinto l'accusa di aver assassinato il cognato" nell'interrogatorio successivo al provvedimento di fermo. Lo riferisce l'avvocato Katia Dottore Giachino che difende Daniele Maiorino, l'uomo fermato dalla procura di Pistoia, per l'omicidio del cognato Alessio Cini, 57 anni, davanti alla casa di Agliana. "Le telecamere riprendono Cini che prende fuoco ma non si vede alcuna persona che si avvicina alla vittima", aggiunge. L'indagato ha negato il monologo captato dalle 'cimici' in auto. "Non dice 'L'ho ucciso' - aggiunge - ma l'esatto contrario 'L'hanno ucciso'". "Abbiamo sentito gli audio forniti dalla procura e le parole, a causa dei rumori di fondo, non sono chiare - spiega il difensore di Maiorino, avvocato Katia Dottore Giachino - Il mio assistito non avrebbe detto "L'ho ucciso", come la procura gli contesta, ma l'esatto contrario: "Lo hanno ucciso"". E il movente dell'omicidio, che gli inquirenti nel fermo, attribuiscono al percepimento dei vantaggi dell'eredità, per il difensore "è inverosimile".
   
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza