Con l'intervento di Mertxe
Aizpurua, l'esponente del partito radicale basco Bildu, è appena
iniziata nell'aula del Congresso la seconda giornata del
dibattito sulla fiducia al leader del Pp, Alberto Nunez Feijòo.
Il primo voto, quello in cui è richiesta la maggioranza
assoluta, dovrebbe arrivare verso mezzogiorno. Quindi, secondo
quanto previsto dall'art.99 della Costituzione, da oggi
scatteranno i tempi previsti della Carta: se nei due mesi
successivi a questo voto nessun candidato riuscirà a formare un
governo il re Felipe VI scioglierà le camere e convocherà nuove
elezioni.
Detto questo, se, com'è quasi certo, oggi Feijòo non
raggiungerà i 176 voti necessari per andare al governo, ci sarà
un secondo voto venerdì, dove al candidato premier basterà
invece la maggioranza semplice dell'aula. Se anche quel voto non
avrà esito, il re potrà incaricare Pedro Sanchez che avrà la
possibilità di giocarsi le sue carte durante una nuova sessione
parlamentare.
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