Raccontare la verità e
l'"eroicità ignorata del quotidiano" per ricucire le "tante
lacerazioni dell'oggi". E' l'appello del Papa nel Messaggio per
la Giornata Mondiale delle Comunicazioni sociali che si
celebrerà il 24 maggio. "In un'epoca in cui la falsificazione si
rivela sempre più sofisticata, raggiungendo livelli esponenziali
(il deepfake), abbiamo bisogno di sapienza per accogliere e
creare racconti belli, veri e buoni. Abbiamo bisogno di coraggio
per respingere quelli falsi e malvagi", scrive il Papa. "Spesso
sui telai della comunicazione, anziché racconti costruttivi, che
sono un collante dei legami sociali e del tessuto culturale, si
producono storie distruttive e provocatorie - rileva il
pontefice -, che logorano e spezzano i fili fragili della
convivenza. Mettendo insieme informazioni non verificate,
ripetendo discorsi banali e falsamente persuasivi, colpendo con
proclami di odio, non si tesse la storia umana, ma si spoglia
l'uomo di dignità".
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