Dal primo gennaio di 15 anni la
'legge Martino' ha sospeso il servizio militare obbligatorio,
anticipando di due anni la professionalizzazione delle forze
armate, che sarebbe dovuta scattare a partire dal 2007. Le
ultime reclute sono state i ragazzi nati nel 1985: si
presentarono a dicembre del 2004 nelle caserme di Chieti,
Firenze e Sulmona. Poi la naja, istituita assieme al Regno
d'Italia, è andata in soffitta dopo quasi 144 anni.
La sospensione della leva, dice all'ANSA l'ex ministro della
Difesa Antonio Martino, fautore della legge, "era ormai
inevitabile ed importante per due ragioni: faceva perdere un
anno di tempo ai giovani nel momento più importante della loro
vita, quando terminati gli studi dovevano trovare un lavoro, e
non rafforzava le forze armate, la cui attività prevalente è
nelle missioni all'esterno, che richiedono professionisti
addestrati". Il percorso parlamentare fu agevole - ricorda -
perché ormai i tempi erano maturi: "Non ci furono obiezioni da
parte delle forze politiche".
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