Nuove prove
evidenti della presenza della malaria nel quinto secolo dopo
Cristo nella zona del Tevere, in particolare a Lugnano in
Teverina, dove sorge la 'necropoli dei bambini' nella villa di
Poggio Gramignano: le ipotesi di epidemia sono state confermate,
nel corso dei recenti scavi archeologici, dall'isolamento del
pigmento malarico dell'emozoina nelle analisi degli antichi
scheletri ritrovati.
Le tracce della sostanze deriverebbero da punture di zanzara
(per i ricercatori forse giunte dall' Africa in anfore di vino)
che potrebbero essere all'origine dell'epidemia. Le scoperte,
rese note dal prof. David Soren dell'Università dell'Arizona che
per primo scoprì la necropoli, ora coordina un progetto con le
Università di Yale e Stanford in raccordo con la Soprintendenza
dell'Umbria e il Comune."Abbiamo creato un gruppo con 5 atenei
statunitensi e canadesi oltre a specialisti italiani - ha detto
- per studiare gli aspetti della malaria sul piano archeologico
ma pure scientifico".
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