Sono stati celebrati questa
mattina a Manerbio i funerali di Giuseppe Soffiantini,
l'imprenditore bresciano che era stato rapito per 237 giorni nel
1997 e che è morto lunedì all'età di 83 anni. Gremita la chiesa
del paese bresciano dove Soffiantini ha sempre vissuto e dove,
la sera del 17 giugno 1997, venne prelevato dai rapitori mentre
si trovava nella sua villa con la famiglia.
"E' stato un imprenditore che ha sempre aiutato chiunque
abbia incontrato" ha detto, nel corso della sua omelia, don Tino
Clementi. "Ci raccontò che durante il periodo del sequestro
sentiva le campane e pregava. Erano momenti che gli davano la
speranza di potercela fare e la forza di continuare a combattere
e andare oltre coloro che lo tenevano in prigione - ha aggiunto
il sacerdote di Manerbio -. Di quei giorni ha fatto memoria, ma
non per fare l'eroe. E' stata questa sofferenza che ha scolpito
ulteriormente il suo cuore".
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