Sorpresa amara per l'Italia di Coppa Davis. Le polemiche per le assenze del top player azzurro, Jannik Sinner e di Matteo Berrettini, e quelle per l'esclusione di Matteo Fognini, non devono aver fatto troppo bene alla squadra capitanata da Filippo Volandri: nel primo match del girone A infatti, davanti al pubblico di casa a Bologna, l'Italia perde 3-0 con il Canada che si presentava sì da campione in carica, ma senza i suoi uomini di punta (Felix Auger-Aliassime e Denis Shapovalov).
Inizio subito in salita con Lorenzo Sonego (n.38 della classifica Atp, arrivato anche ad essere 21/o) che ha ceduto il primo punto, battuto in due set 7-6, 6-4, dallo sconosciuto Alexis Galarneau, n.200 del ranking, sprovvisto di coach e che ha concentrato nel nord America la quasi totalità delle sue uscite in campo. E non va meglio a Lorenzo Musetti, portacolori di questa Italia: il toscano, n,18, non riesce a risollevare l'Italia ed esce sconfitto, sempre in due set (7-5, 6-4) dal 22enne Gabriel Diallo (n.158)segno.
"Non mi ha regalato niente e con le sue caratteristiche è riuscito a darmi fastidio - le parole di un deluso Sonego -. In Davis è così, una partita secca. Lui ha giocato una gran partita, forse la migliore della sua carriera". Un ko arrivato contro pronostico perché l'Italia, nonostante le assenze pesanti, arrivava comunque da favorita. Sulla sconfitta di Sonego non ha pesato nemmeno il piccolo contrattempo muscolare al polpaccio che ha costretto il piemontese a ricorrere all'intervento del fisioterapista: "Solo un indurimento. Sono a disposizione per il doppio e per qualunque cosa il capitano mi chieda". "Sapevo dall'inizio che sarebbe stato difficile, non ti aspetti certo un avversario che gioca in questo modo per tutta la partita, speri che abbia un calo e invece non ce l'ha avuto - ha aggiunto Sonego. Ho provato a fare cose diverse, a cambiare gioco, ma lui è stato bravo a non regalare niente. Davvero congratulazioni. Il mio avversario non ha giocato da n.200 al mondo ma da top30 o top20 e forse anche come caratteristiche è un giocatore che è riuscito a darmi fastidio quando magari ci sono giocatori più forti sulla carta ma che per caratteristiche mi fanno giocare meglio".
Fa festa Galarneau, che si guadagna la scena dopo il match più esaltante della sua carriera: "C'era un'atmosfera fantastica, i miei compagni sono stati grandiosi e mi sono davvero divertito". Capace di annullare due set point nel primo set per poi chiudere il match alla prima occasione, il n.200 del mondo riconosce di "essere stato molto bravo a rimanere composto in quelle situazioni, concentrato sul momento senza pensare alle conseguenze di quello che avrebbe potuto essere".
Esulta Diallo, il classe 2001 di Montreal che nell'ultimo anno e mezzo ha guadagnato oltre 800 posizioni in classifica. Ha superato Musetti e come l'anno scorso in semifinale.
Ko anche il doppio. Il duo composto da Simone Bolelli e dall'esordiente in Davis Matteo Arnaldi ha ceduto ai canadesi Galarneau-Pospisil in tre set con il punteggio di 6-7, 6-4, 7-6 dopo quasi tre ore di gioco.
Venerdì la sfida al Cile diventa fondamentale per restare in corsa per la qualificazione alle finali.
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