Nel giorno in cui si fa certezza quel timore da tempo ventilato, ovvero che la stagione mondiale 2020 di Marc Marquez non inizierà più, la Honda ritrova un po' di sorriso con la prima pole nella massima serie di Takaaki Nakagami. Il 28enne giapponese partirà in testa allo schieramento nel Gp del Teruel, sulla pista spagnola di Aragon, interrompendo il digiuno più lungo dal 1981 della casa nipponica: 13 gare. L'ultima pole l'aveva ottenuta Marc a Motegi, l'anno scorso. In prima fila ci saranno anche Franco Morbidelli con la Yamaha e Alez Rins con la Suzuki. In seconda Vinales, Zarco e Quartararo. Solo 12/o sulla griglia Joan Mir, attuale leader della classifica. Debacle completa della Ducati ufficiale nelle qualifiche, con Dovizioso 17/o (dopo aver fallito anche l'accesso al Q2) e Petrucci 19/o, preceduto da Bagnaia. Per il pilota forlivese, a meno di miracoli, ogni chance di mondiale sembra svanire: "Non posso più giocarmi il Mondiale e questo fatto mi fa arrabbiare. Su questa pista la trazione è fondamentale e se si hanno problemi ad aprire il gas in curva è difficile essere competitivi - ha spiegato con una certa foga Dovizioso -. Tutti sono riusciti a migliorare, noi no. Domani partiremo piuttosto indietro e purtroppo anche il nostro ritmo di gara non è ottimo. Cercheremo di fare il possibile per portare a casa il maggior numero di punti. Ormai però non penso al Mondiale". L'exploit odierno di Nakagami dice tutto su quanto la casa giapponese abbia sofferto l'assenza di Marquez, del suo immenso talento. L'omero destro, fratturato il 19 luglio scorso durante le libere a Jerez e già operato due volte, non guarisce. Comunque non abbastanza da permettergli di gareggiare. Appena quattro giorni dopo il primo intervento aveva tentato di risalire in sella, ma il dolore l'aveva costretto a rinunciare. Il 3 agosto, a 13 giorni dalla prima, era stato sottoposto ad un'altra operazione per sostituire la placca in titanio. Ma qualcosa continua a non funzionare. Entro due settimane ci sarà un consulto tra il pilota ed i suoi medici di fiducia per valutare se sottoporre ad un terzo intervento quel braccio che continua a trasmettergli strane sensazioni. Tornare sotto i ferri significherebbe sicuramente dire addio alla stagione in corso per dedicarsi al 2021, sperando che nel frattempo il Covid sia stato sconfitto e si disputi un mondiale completo di tutti i suoi appuntamenti. Una conferma che lo spagnolo non tornerà per quest'anno è arrivata, seppur involontariamente, da Stefan Bradl, collaudatore della Honda che sostituisce. Intervistato da Servus TV ha detto: "Io finirò la stagione, me lo hanno comunicato ieri, ma non so se posso dirlo ufficialmente".
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