"Mi sento pronto, ci stiamo allenando
bene e con tanta voglia che arrivi questa partita. Io non vedo
l'ora". A due giorni da Spagna-Italia, lo dice Alvaro Morata,
intervistato da 'La 1', il principale canale televisivo pubblico
del suo paese. Intanto però, e nonostante il gol che ha segnato
sabato scorso contro la Croazia, l'attaccante ex Juve continua a
essere oggetto di critiche (specie sui social) per le sue
prestazioni in nazionale, di cui ora è anche il capitano. "Non
sono critiche, ma espressioni di odio e rabbia - dice Morata -.
Le critiche, quelle serie, le accetto perché sono un
professionista e questo fa parte del gioco. A volte le
condivido, altre volte no, però mi servono per migliorare".
Intanto, anche quest'anno, il suo nome continua a essere
oggetto di voci di mercato: lascerà l'Atletico Madrid? "Ci sono
molte cose che hanno il loro peso - risponde Morata -, e che
sono importanti. E poi io voglio vincere un titolo con
l'Atletico Madrid".
Una battuta sul suo idolo d'infanzia: "E' sempre stato
Fernando Torres - dice Morata - e quando lo incrocio ancora oggi
faccio fatica a parlargli. Mi vergogno. Però provo orgoglio a
stargli vicino".
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