Il Napoli e Napoli negli Anni
Cinquanta raccontati attraverso gli articoli di 'Guancianera',
lo pseudonimo con il quale Emilio Buccafusca - ortopedico,
giornalista-scrittore, ma anche e soprattutto poeta e pittore
(fu tra i protagonisti del futurismo) - firmava i suoi pezzi: è
'Il Napoli di Guancianera', il libro scritto da Stefano
Buccafusca, giornalista de La7 ma soprattutto figlio di Emilio,
che ha raccolto in un volume i ricordi di quei giorni. Il libro,
sarà presentato oggi alle 17.30 al Circolo Savoia, a Napoli,
dall'autore insieme con Marco Lobasso, Mimmo Carratelli, il
presidente dell'Ussi Gianfranco Coppola e quello dell'Ordine dei
giornalisti della Campania, Ottavio Lucarelli.
Articoli ingialliti dal tempo, custoditi per anni in una
cartellina come ricordi personali e di famiglia. Fino a quando
la straordinaria stagione dello scudetto del Napoli nel
campionato di calcio 2023, spinge l'autore ad una più attenta
rilettura di quei ritagli di giornale. Sono articoli pubblicati
fra il 1952 e il 1956 su un periodico proprio di Napoli, Lo
Sport del Mezzogiorno, e dedicati alla squadra di calcio, ma non
solo (alcuni sono anche dedicati allo sci e alle Olimpiadi di
Cortina del 1956).
Sono gli anni in cui un intero paese, una città, si lasciano
alle spalle le macerie della guerra per ritornare sul difficile
cammino della normalità. Gli articoli sono degli 'elzeviri',
come si amava classificarli un tempo, in cui la carta stampata
con la radio, erano l'unica fonte di informazione per milioni di
persone. Articoli che spesso erano oggetto di discussione sulle
gesta di Jeppson e compagni fra i tifosi della squadra della
città.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA