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Champions: Napoli-Real Madrid 2-3 e Inter-Benfica 1-0

Champions: Napoli-Real Madrid 2-3 e Inter-Benfica 1-0

Al Maradona sblocca un colpo di testa di Ostigard. Spagnoli a segno con Vinicius e Bellingham. Pareggia Zielinski. Poi l'autorete di Meret. A San Siro a segno Thuram

NAPOLI, 04 ottobre 2023, 11:00

Redazione ANSA

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Napoli-Real Madrid - RIPRODUZIONE RISERVATA

Napoli-Real Madrid - RIPRODUZIONE RISERVATA
Napoli-Real Madrid - RIPRODUZIONE RISERVATA

Napoli-Real Madrid 2-3 La cronaca e Inter-Benfica 1-0 La cronaca

 

 

Gol e spettacolo, il Real la spunta sul Napoli

Gol, spettacolo, agonismo. C'è tutto questo in Napoli-Real Madrid di Champions. Alla fine, al termine di una partita emozionante, ricca di colpi di scena, la spunta i madrileni, ma il Napoli esce tra gli applausi del pubblico del 'Maradona' che accetta la sconfitta e si gode lo spettacolo. Il risultato lo decide un autogol di Meret, incolpevole perché la palla gli batte sulla schiena e finisce in porta. Ma il Napoli gioca alla pari con la squadra di Ancelotti e la mette in lunghi momenti della gara in grosse difficoltà. La tattica di Garcia è semplice e si basa sul principio che sfidare il Real tentando di rubare agli spagnoli il predominio del gioco non sarebbe una scelta oculata. Gli azzurri, dunque, quando i madrileni sono in possesso del pallone, preferiscono aspattarli nella loro metà campo per chiudere loro da un lato le linee di passaggio verso la porta di Meret e per tentare di lanciare Osimhen e Kvaratskhelia nel caso in cui si offrissero occasioni per le ripartenze veloci. La squadra di Garcia, però, trova il gol del vantaggio su calcio da fermo. E' il 18' quando Kvaratskhelia batte un calcio d'angolo. Natan colpisce di testa anticipando Kepa e manda il pallone sulla tarversa. Sulla ribattuta si avventa Ostigard che colpisce a sua volta di testa e manda il pallone in rete. Il Real, pur in svantaggio, non cambia di una virgola il proprio atteggiamento tattico. Per rimettere gli spagnoli in carreggiata arriva un errore clamoroso di Di Lorenzo che al 26' sbaglia un disimpegno alquanto semplice e cede il pallone a Bellingham il quale serve Vinicius smarcatosi in area di rigore. Per il brasiliano è semplice trafiggere Meret con un diagonale rasoterra.

 Nel Napoli sembra non mancare l'animo per una reazione, ma il centrocampo in fase propulsiva soffre la prestazione sotto tono di Anguissa e difficilmente gli azzurri riescono a essere propositivi. Anche l'apporto di Kvaratskhelia alla manovra offensiva è limitato per le mancate sovrapposizioni di Olivera che si disimpegna quasi esclusivamente nella propria metà campo, preoccupato dallo spirito di iniziativa di Carvajal che su quella fascia gioca sostanzialmente da centrocampista aggiunto. Dopo una fase di equilibrio arriva all'improvviso il gol del vantaggio dei madrileni. E' il 33' quando Bellingham si incunea nell'area di rigore avversaria, sfrutta un rimpallo favorevole con Ostigard e batte Meret. Il Napoli reagisce cn un colpo di testa di Osimhen sventato da Kepa e mantiene vivo il risultato alla fine della prima frazione di gioco. Al Napoli non manca il coraggio e nella ripresa l'atteggiamento della squadra di Garcia cambia totalmente. Gli azzurri si riversano all'attacco e vengono premiati dopo 8 minuti. Osimhen concludea rete da distanza ravvicinata a Nacho devia con un braccio. Dopo un lungo controllo il Var richiama l'arbitro Turpin che concede il calcio di rigore. Zielinki riporta la gara in parità. Il Napoli cresce e il Real cala. Gli spagnoli vengono messi alle corde e sono costretti a difendersi con le unghie nella loro area di rigore. Ancelotti manda in campo Modric al posto di Kroos allo scopo di riprendere in mano il pallino del gioco. Ma i padroni di casa spingono soprattutto sulla sinistra con Kvaratskhelia, coadiuvato da un più coraggioso Olivera, che semina il panico nella difesa madrilena. E' però il Real Madrid a tornare in vantaggio. E' il 33' quando Modric batte un calcio d'angolo contestato dagli azzurri che chiedono una punizione per fallo su Olivera. Ostigard devia di testa e Valverde da 25 metri fa partire un tiro che sbatte sulla traversa. Il pallone colpisce Meret sulla schiena e finisce in rete. Nella fase finale della gara il Napoli si riversa in attacco alla ricerca del gol del pareggio. Il Real si aggrappa al vantaggio che riesce a portare fino in fondo, conquistando tre punti fondamentali nell'economia del girone.

 

L'Inter spreca, ma poi ci pensa Thuram: Benfica ko

L'Inter formato Champions ci mette un po' a carburare, ma con una ripresa tutta con l'acceleratore a tavoletta riesce ad abbattere il muro del Benfica e strappare tre punti importantissimi per la corsa verso gli ottavi. Dopo il pareggio contro la Real Sociedad, ci pensa Thuram a regalare a Simone Inzaghi la vittoria contro i portoghesi, nonostante la prestazione di un super Trubin, proprio lui che in estate era stato a un passo da diventare il portiere nerazzurro. Così non è stato e il numero uno ucraino ha tenuto in piedi i suoi sotto le pallonate di Lautaro Martinez e compagni in un secondo tempo in cui anche gli oltre 65mila di San Siro hanno fatto il loro compito in una bolgia a tratti assordante. Dopo un primo tempo propositivo ma con tanti, troppi errori, l'intervallo è stata la chiave di volta di una partita che si era messa su binari complicati. Perché dagli spogliatoi è uscita un'altra Inter, convinta e concreta, che ha deciso di mettere da parte il fioretto e si lancia in un assalto quasi all'arma bianca. Prima pali e traverse, poi, dopo il vantaggio firmato Thuram, un Trubin che si fa rimpiangere, parando tutto quello che può parare e forse anche qualcosa di più. La squadra di Inzaghi è partita bene, con Dumfries a sfiorare subito il vantaggio di testa su lancio col contagiri di Calhanoglu. Ma il Benfica, soprattutto in avvio, non è rimasto a guardare: prima Sommer si salva su Aursnes, poi, sul calcio d'angolo seguente, il fischiatissimo Di Maria scheggia la traversa direttamente da corner.

 L'Inter cerca di fare la partita, ma gli manca sempre l'ultimo passaggio per fare male ai portoghesi che così preoccupano in ripartenza, come quando Neres si invola ma viene fermato all'ultimo da Barella con un contatto sospetto sul quale l'arbitro e il Var lasciano correre. Nella ripresa, però, i padroni di casa si trasformano e tornano quelli che nella passata stagione sono arrivati fino alla finale di Istanbul, con 45' tambureggianti. Dumfries ancora di testa sfiora subito il vantaggio ed è solo l'antipasto. Barella trova Lautaro, esterno di prima intenzione che sbatte sulla traversa con Thuram e lo stesso Barella che sugli sviluppo non riescono a ribadire in rete. I nerazzurri non si fermano sulla spinta di un San Siro che vibra, anche perché Thuram pesca Lautaro e l'argentino col mancino centra il palo, con Trubin che poi si salva sul rimpallo seguente. Ma è questione di pochi istanti, perché ancora Barella lancia Dumfries sul filo del fuorigioco, palla per Thuram che col destro finalmente trova il vantaggio. Non basta ai nerazzurri, però, che però fanno l'errore di sprecare troppo. L'implacabile Lautaro visto con la Salernitana si trasforma in un Lautaro sprecone e sfortunato, perché prima trova il salvataggio di Otamendi sulla riga, poi per due volte trova sulla sua strada un fenomenale Trubin che tiene in piedi i suoi. Il Benfica riesce ad uscire dalla propria metà campo solo nel recupero, ma l'unico brivido è su una palla che sorvola l'area piccola senza che nessun portoghese trovi la deviazione. L'Inter, complice anche la vittoria della Real Sociedad sul Salisburgo, vola pure in testa al girone: la strada verso gli ottavi ora è tornata in discesa.

 

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