"Grazie mister per averci
reso leggenda". Non si placa l'onda di commozione ad Ascoli
Piceno per la morte di Carlo Mazzone, storico allenatore
dell'Ascoli e protagonista della prima promozione della squadra
bianconera in serie A nel 1974, sotto la presidenza di
Costantino Rozzi. All'esterno della tribuna dello stadio Del
Duca, che porta proprio il nome di Mazzone, sono apparse scritte
e sciarpe lasciate dai tifosi bianconeri. Anche al 'lavatoio'
all'ingresso del quartiere di Borgo Solestà è stato esposto uno
striscione in ricordo della corsa di Mazzone al gol del 3-3 di
Brescia-Atalanta.
L'amministrazione comunale ha proclamato per domani giornata
di lutto cittadino in occasione delle esequie del tecnico, che
si terranno alle 16.30 nella chiesa di San Francesco, in piazza
del Popolo, dove sarà allestito anche un maxischermo. Durante i
funerali, locali, attività commerciali e uffici pubblici
resteranno chiusi mentre per l'intera giornata non si
svolgeranno eventi di carattere musicale.
A farsi interpreti del sentimento che accomuna tutta la
tifoseria bianconera, gli Ultras 1898, che hanno pubblicato un
post sulla loro pagina Facebook: "Non è facile, anzi forse è
impossibile, descrivere questo momento e quella che è davvero
una grande e vera perdita non solo per il calcio italiano ma
soprattutto per quello ascolano. Sor Carletto o "Coccia pelata"
per dirla alla Rozzi - si legge nel post - è stato il primo
artefice in campo della nostra gloriosa storia, lui piceno
d'adozione ha rappresentato il focoso e genuino temperamento
della nostra città. Sarà ora compito della società e di tutto il
popolo bianconero raccogliere la sua eredità e tentare di
continuare a scrivere pagine gloriose di storia...".
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