In campo deve stare "l'arbitro
migliore", ma i direttori di gara "riconoscono che con il Var si
tolgono tutta una serie di situazioni fattuali, come il
fuorigioco, che prima potevano rovinare la prestazione".
Continua la linea di apertura da
parte del presidente dell'Aia, Alfredo Trentalange e l'arbitro
Massimiliano Irrati ospite alla Domenica Sportiva ha parlato
anche del ruolo del Var: il direttore di gara toscano - oggi
Video assistant referee in Milan-Samp - ha sottolineato che
"all'inizio non è stato facile, perché andava cambiata la
mentalità in poco tempo. La cosa più complicata davanti al video
è decidere l'azione da segnalare: hai una sensazione, poi magari
scopri che non era così chiara. Comunque l'arbitro più bravo
deve stare in campo, perché se dirige bene il Var può anche fare
la siesta tutto il tempo. Chi è in campo spreca energie fisiche,
ma chi è al Var molte di più a livello mentale".
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