"Non sono un perdente, semmai sono il re
delle semifinali". Jurgen Klopp sceglie la strada dell'ironia
per stemperare l'attesa e l'ansia in vista della sua terza
finale Champions in carriera, dopo averne perse due. "Non penso
di aver avuto sfortuna nella mia carriera", ha aggiunto il
tecnico tedesco alla vigilia dell'ultimo atto contro il
Tottenham, domani sera a Madrid, spiegando che "non ci sono
favoriti" e che le squadre "hanno meritato di arrivare in
finale", nonostante le due rocambolesche semifinali. L'etichetta
di 'perdente di successo' non gli va a genio (ha perso sei
finali in carriera) e Klopp ricorda che "ogni finale è diversa.
Se conoscessi il perchè delle finali perse ci sarebbe da
preoccuparsi. L'anno scorso abbiamo perso per due gol
incredibili (le papere di Karius, ndr). E' vero che non siamo
mai stati dalla parte della fortuna, ma per essere fortunati
bisogna lavorare e io non penso di avere avuto una sfortunata
carriera. Quella di domani è la partita più importante del
mondo".
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