Tre vittorie, in tre competizioni diverse, cinque gol segnati e nessuno subito. Il 2019 è cominciato ancora meglio di come era finito il vecchio anno per la Juventus, sempre a +9 sul Napoli. Un po' più tortuoso l'inizio per Cristiano Ronaldo: dopo il gol decisivo nella Supercoppa italiana, è arrivato il rigore fallito contro il Chievo, grazie anche all'intuizione di Sorrentino. CR7 avrebbe voluto rispondere subito a Zapata e Quagliarella, che l'avevano raggiunto in cima alla classifica dei marcatori, a quota 14.
Invece, ieri sera è rimasto a secco. E, poche ore dopo il match, è stato costretto a volare a Madrid per l'udienza che ha chiuso il suo contenzioso con il fisco spagnolo. A metà mattina CR7, accompagnato dalla compagna Georgina, è entrato nel palazzo dell'Audiencia Provincial di Madrid per l'udienza finale.
Sceso da un Van nero con vetri oscurati, tutto vestito di nero, con gli occhiali scuri, CR7 ha elargito sorrisi alla folla di giornalisti e operatori tv assiepati dietro una transenna lungo la scalinata di accesso al Tribunale. Ma tre sole parole, all'uscita, 50' dopo: "Tutto perfetto, ovviamente". Ronaldo, accusato di avere evaso imposte sui proventi dai diritti di immagine, ha patteggiato una condanna a 23 mesi di reclusione - che non sconterà, essendo incensurato - e una multa complessiva di 18,8 milioni. Ronaldo tornerà a Madrid tra poco meno di un mese, quel giorno però con tutta la Juventus, che il 20 febbraio giocherà l'andata degli ottavi di Champions contro l'Atletico Madrid, nello stesso stadio, il Wanda Metropolitano, che sarà teatro della finale il 1° giugno.
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