Via Cristiano Ronaldo, con Benzema
sul piede, senza la solida e confortante esperienza di Zinedine
Zidane in panchina, è un Real Madrid sostanzialmente diverso,
quello che si presenta ai nastri di partenza della prossima
stagione. Il nuovo tecnico Julen Lopetegui avrà da lavorare su
una squadra che deve rinunciare anche all'arrivo di un
fuoriclasse del calibro di Hazard, che ha deciso di restare al
Chelsea. A tal proposito, Lopetegui punta a responsabilizzare al
massimo Isco Alarcon, che già in Nazionale - con lui alla guida
- aveva espresso il meglio di sè. Il fantasista di origine
andalusa, a Madrid ha sempre fatto il rincalzo, sia pure di
lusso, collezionando 53 presenze nel 2013/14 (3.166 minuti) e
nel 2014/15 (3.763'), 43 nel 2015/16 (2.627') e 42 (2.339') nel
2016/17. Nella scorsa stagione è arrivato a 49 presenze
(2.957'). Tramontato Hazard (il mercato dalla Liga si chiude il
9 agosto), con Mbappé e Neymar lontanissimi, toccherà a Isco il
ruolo di leader di una squadra condannata sempre a vincere.
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