La Fifa ha avuto la meglio nella
sfida legale lanciata da gruppi sindacali rappresentanti i
lavoratori impegnati in Qatar nella realizzazione degli impianti
che ospiteranno il Mondiale 2022. Il Tribunale commerciale di
Zurigo ha infatti respinto la richiesta avanzata dagli attivisti
per conto di un operaio edile del Bangladesh, impiegato nei
cantieri dell'emirato. Secondo i ricorrenti, la Fifa avrebbe
sbagliato ad affidare l'organizzazione del Mondiale al Qatar,
senza prima ottenere una profonda riforma del mercato del lavoro
e delle leggi che lo regolano. E dovrebbe quindi essere ritenuta
responsabile degli abusi. Da tempo associazioni in difesa dei
diritti umani protestano, lamentando i metodi di assunzione e le
condizioni di lavoro in Qatar. Da parte sua la Fifa ha accolto
con soddisfazione la decisione della corte, assicurando che
"continuerà a sollecitare le autorità del Qatar affinché
garantiscano sicurezza e condizioni di lavoro dignitose per i
lavoratori edili".
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