"Durante la preparazione estiva per
i Mondiali, gli azzurri selezionati dallo staff tecnico avranno
l'opportunità di essere impegnati in prima persona in momenti di
preparazione in ambiente montano, sotto la supervisione di
istruttori delle Truppe Alpine dell'Esercito".
Ci saranno quindi nuovi metodi di preparazione, secondo quanto
è scritto nel comunicato della Fir, per l'Italrugby guidata dal
ct Kikeran Crowley che si appresta, dal 5 febbraio, a giocare
nel 6 Nazioni 2023. Ciò è il frutto dell'accordo di partnership
siglato oggi dalla federazione italiana rugby e dall'Esercito,
per "collaborare e promuovere attivamente e reciprocamente i
propri valori". Che sono, come sottolinea la nota della Fir,
"lealtà, altruismo, rispetto delle regole, gioco di squadra".
Entrambi, Esercito e mondo del rugby ci "credono fermamente e le
promuovono in ogni occasione".
Ma il rapporto Fir-Esercito andrà oltre, sostenendo "da subito
in modo attivo l'avvicinamento della nazionale alla Coppa del
Mondo". Così lo staff tecnico guidato da Kieran Crowley, "fin
dalla primavera sarà coinvolto in momenti di formazione e
condivisione di pratiche di team building in unità
specialistiche dell'Esercito". Il tutto per avere un'Italia che
dia continuità ai lusinghieri risultati dei test match di
novembre, e per scalare la montagna che sembra invalicabile dei
prossimi Mondiali, dove per superare la fase a gironi gli
azzurri dovrebbero eliminare una tra Francia padrona di casa e
Nuova Zelanda.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA