C'è una nuova abbazia in
Umbria, è quella costruita dai monaci benedettini di Norcia, che
dai ruderi di un vecchio monastero cappuccino del 1592 hanno
realizzato, in San Benedetto in Monte, la loro nuova "casa"
religiosa che poggia tra l'altro su 125 isolatori sismici. Un
edificio che si sviluppa su duemila metri quadrati e domina la
valle nursina di Santa Scolastica e la stessa città di Norcia.
"È un momento significato ed emozionante ed è il momento di
ringraziare Dio, perché senza il suo aiuto non saremmo arrivati
a questo momento", ha detto all'ANSA, padre Benedetto Novakoff
che solo pochi giorni fa è stato investito del titolo di abate.
"Il valore più importante è che questo è un posto di Dio", ha
sottolineato il religioso. Ricordando anche come "la pace è
sempre stata difficile da trovare anche per San Benedetto". "La
ricostruzione di questo monastero - ha detto ancora padre
Nivakoff - è un messaggio di perseveranza per tutta la comunità
nursina, ma anche di appartenenza, come noi monaci apparteniamo
alla città, la gente di Norcia appartiene all'abbazia".
Nel nuovo edificio al momento vivono 20 monaci, con l'abate
che ricorda che "il monastero è stato costruito su 125 isolatori
sismici, sperando così che le mura possano resistere alle future
scosse per almeno altri 100 anni".
All'evento, che coincide anche con il 25 anniversario del
ritorno a Norcia dei monaci benedettini, ha partecipato numerosa
la comunità nursina. Con loro il presidente della Camera,
Lorenzo Fontana, quella della Regione Umbria, Donatella Tesei,
il neo sindaco di Norcia Giuliano Boccanera, l'assessore al
turismo regionale Paola Agabiti, molti religiosi della comunità
benedettina e i tanti benefattori che hanno reso possibile la
ricostruzione del monastero.
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