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Manovre al centro, Tajani apre le porte ai moderati del Pd

Manovre al centro, Tajani apre le porte ai moderati del Pd

Salvini invita Le Pen a Pontida.Lupi,mai con l'estrema destra

ROMA, 10 settembre 2023, 21:07

Dell'inviata Rossella Dell'Anno

ANSACheck

Antonio Tajani - RIPRODUZIONE RISERVATA

Antonio Tajani - RIPRODUZIONE RISERVATA
Antonio Tajani - RIPRODUZIONE RISERVATA

Antonio Tajani apre le porte ai moderati del Pd. "Siamo pronti ad aprire le liste di Forza Italia a persone che vogliono costruire con noi la dimora del centro, che non è 'Il Centro'" di Matteo Renzi", annuncia chiudendo la festa dei giovani di Forza Italia, a Gaeta.
    "Caterina Chinnici è l'emblema di quell'anima moderata cattolica che non si riconosce in quella linea politica. Noi guardiamo a quell'elettorato, oggi siamo pronti ad aprire le nostre porte a chi volesse partecipare alla costruzione di questa che è la dimora di chi vuole creare, per dirla con Battiato, 'un centro di gravità permanente'. Non è il centro e basta come uno slogan".
    Tajani pensa "a una pietra angolare del sistema politico italiano com'è stata la Dc con il pentapartito, che era quello che pensava Berlusconi". Per il vicepremier se ci sono dei candidati "indipendenti che vogliono partecipare alla costruzione di un centro" sono ben accetti. Per quanto riguarda le amministrative invece, il segretario azzurro spiega che lo hanno sempre fatto: "abbiamo sempre aperto ai civici. Noi siamo la famiglia del Partito Popolare europeo e vogliamo costruire qualcosa che rinforzi l'anima popolare" .
    Una risposta, neanche tanto indiretta, a Matteo Renzi, che per il suo nuovo progetto in vista delle europee, guarda con decisione all'elettorato di centrodestra. Anche se questo obiettivo rischia di fargli perdere, intanto, qualche pezzo.
    Basti pensare all'annuncio di Elena Bonetti di aver lasciato Iv per fare un ticket con Carlo Calenda. Tutto ciò anche in vista della partita delle europee che riscalda gli animi sia della coalizione di governo che delle opposizioni. Matteo Salvini, che si prepara per la grande e tradizionale manifestazione della Lega a Pontida del 17 settembre, rilancia sul fronte sovranista invitando a partecipare all'evento la leader di Rassemblement National, Marine Le Pen.Che conferma la sua presenza sul palco della manifestazione leghista. E da Gaeta proprio Tajani rimarca la sua opinione al riguardo: "Salvini è libero di invitare chi vuole. Fa parte di una famiglia politica nella quale c'è Le Pen, quindi è libero di invitare Le Pen, che però non può essere mai un nostro alleato" Tradotto in sintesi: Fi non farà mai un accordo di governo con Le Pen e con Afd. "Noi non lo possiamo fare perché i nostri valori sono alternativi a quelli di Afd e di Le Pen. Cosa diversa è la Lega di Salvini, che è un nostro alleato e secondo me - ci tiene a stigmatizzare - anche lui ha valori diversi anche da Le Pen e da Afd". Il segretario di Forza Italia ha più volte spiegato che il partito si preparerà ad avere liste competitive, che verranno fatti anche accordi politici ma a una condizione: "senza mai rinunciare al simbolo che porta il nome di Silvio Berlusconi e a un riferimento imprescindibile che è quello al Ppe".
    In questo quadro, interviene il presidente del Partito popolare europeo Manfred Weber. In una intervista al Corriere della Sera ribadisce la volontà del Ppe di confermarsi come prima forza continentale, pronta sempre a ragionare su intese con le famiglie politiche socialiste e liberali per il bene dell'Ue. "Bisogna tenere presente che i leader di Spagna e Germania sono socialisti, il presidente francese è liberale e il Ppe è il primo partito in Europa, credo sia ovvio che i tre debbano sedersi insieme e trovare un'intesa per il futuro dell'Ue. La costruzione di compromessi è sempre stata il fondamento e continuerà a basarsi sulle maggioranze decise dai cittadini", rimarca.
    Una posizione condivisa dal leader di Noi Moderati Maurizio Lupi: "l'intervista del presidente del Ppe conferma la nostra posizione, rafforzare l'area moderata, popolare, riformista che si riconosce nel Partito Popolare Europeo, che è sempre stato il perno di qualsiasi maggioranza europea. Noi continueremo a lavorare con l'obiettivo di valorizzare l'esperienza italiana di governo e rafforzare anche in Europa l'asse con i Conservatori, ma senza inseguire l'estrema destra".
   

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