"L'istituto dell'intercettazione
non è stato pensato per i giornalisti, ma per il magistrato
inquirente. Purtroppo c'è stato un abuso per cui adesso anche
una modesta misura di cautela viene interpretata come un
bavaglio, è un'enorme sciocchezza". Lo ha detto il garante per
la protezione dei dati personali, Antonello Soro, rispondendo
alle domande dei cronisti a margine di un convegno sul nuovo
regolamento europeo sulla protezione dei dati, oggi alla
Fondazione di Sardegna a Cagliari.
"Il decreto così come sta venendo fuori, sempre che venga
confermato - ha spiegato Soro - nel complesso va nella direzione
da noi auspicata da anni, cioè di limitare l'abuso di
informazioni che vengono raccolte per una finalità che è quella
di accertamento dei reati e non per offrire informazioni ai
giornalisti. I giornalisti hanno mille strumenti e il diritto di
pubblicare tutto quello di cui vengono a conoscenza, ma appunto
le intercettazioni non sono state pensate per loro".
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