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Scuola: Renzi, ascoltare è ascoltare non assecondare

Scuola: Renzi, ascoltare è ascoltare non assecondare

Il premier interviene su twitter. "Si vota nel 2018". "Chi è assunto non sarà licenziato dopo 3 anni"

ROMA, 17 maggio 2015, 15:39

Redazione ANSA

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Matteo Renzi in un frame del video sulla buona scuola dei giorni scorsi - RIPRODUZIONE RISERVATA

Matteo Renzi in un frame del video sulla buona scuola dei giorni scorsi - RIPRODUZIONE RISERVATA
Matteo Renzi in un frame del video sulla buona scuola dei giorni scorsi - RIPRODUZIONE RISERVATA

Ascolto, dibattito  nel merito ma, poi, le scelte le fa il governo. Il premier Matteo Renzi in un nuovo botta e risposta su Twitter con i professori sulla riforma della scuola, ribadisce la linea:"Ascoltare significa ascoltare, non assecondare per forza", è il concetto. Intanto i Cobas sfidano il garante degli scioperi che ha detto che uno stop sarebbe "illegittimo" e indicono due giorni di blocco degli scrutini.

Renzi interviene su più fronti e ribadisce la sua determinazione a portare a termine la legislatura: si vota nel 2018.. In molti chiedono chiarimenti e c'è chi sostiene che per ascoltare gli insegnanti si doveva cominciare prima. E sul punto Renzi risponde a più di uno: "Lei sa che abbiamo fatto una consultazione pubblica da settembre 2014". A chi rivolge critiche, il premier chiede di stare al merito. E a chi sostiene che abbia aperto al confronto per timore delle Regionali, Renzi ribatte: "Vedo che lei si preoccupa per le elezioni perché è un attivista dell'M5S. Io stavo parlando di scuola". 

Ascoltare è ascoltare, non vuol dire assecondare - "Ascoltare significa ascoltare, non assecondare per forza. Non è che o facciamo ciò che dice lei o non siamo democratici...". Così Matteo Renzi su twitter risponde ad un follower che gli dice di "ripassare il concetto di democrazia perché parlate tanto e non ascoltate nulla". 

Chi è assunto non sarà licenziato dopo 3 anni - "Ovviamo no. Certo che chi è stato assunto non è licenziato dopo tre anni. E' una delle tante leggende metropolitane". Così Matteo Renzi su Twitter torna a smentire, come già fatto nel video sulla riforma della scuola, uno dei punti del provvedimento.

Le elezioni saranno nel 2018 - "Le elezioni politiche saranno nel 2018. Quelle europee nel 2019. La scuola c'è sempre". Così Matteo Renzi risponde su twitter a chi gli chiede se si preoccupa dei professori o delle elezioni. 


   

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