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Berlusconi-Lega, le cene di Arcore, da Bossi a Salvini

Berlusconi-Lega, le cene di Arcore, da Bossi a Salvini

Dal '94 ad oggi, il rapporto tormentato tra l'ex Cavaliere e il Carroccio

10 febbraio 2015, 11:00

di Federico Garimberti

ANSACheck

Umberto Bossi ad Arcore il 6 giugno del 2011 - RIPRODUZIONE RISERVATA

Umberto Bossi ad Arcore il 6 giugno del 2011 - RIPRODUZIONE RISERVATA
Umberto Bossi ad Arcore il 6 giugno del 2011 - RIPRODUZIONE RISERVATA

Da un lato Silvio Berlusconi, sempre lui. Dall'altro il leader di turno della Lega: Bossi, Maroni e infine Salvini. Cambiano i protagonisti, ma il rapporto fra il leader di Forza Italia e il Carroccio è sempre stato caratterizzato da rotture improvvise e altrettanto clamorose riconciliazioni. Anche se, come tutti gli amori tormentati, si tratta di una relazione durevole nel tempo e piuttosto prolifica visto che, insieme, Cavaliere e Lega hanno governato per anni.

DAGLI INSULTI ALL'ALLEANZA NEL '94: il rapporto fra Berlusconi e la Lega di Bossi è stato complesso fin dall'inizio. Del resto non è stato certo amore a prima vista. Anzi. Era il 1994 quando, nonostante l'accordo politico fosse in vista, Cavaliere e Senatur battibeccavano amabilmente: è ''rozzo'', andava dicendo il primo; ''lo sbraniamo vivo'', replicava il secondo. Eppure la 'strana coppia' vince le elezioni e i due finiscono per governare insieme. Il rapporto, però, non migliora. Berlusconi fa finta di non sentire quando il Senatur gli da' del ''Berluskaiser'' o del ''Berluscaz''. Per trovare un modus vivendi decide di prenderlo per la gola: il 13 agosto lo invita a villa San Martino, dando inizio a quella che sarebbe diventata una vera e propria tradizione nella vita politica italiana: le cene del lunedì sera ad Arcore.

IL RIBALTONE E LA ROTTURA: i nodi della convivenza vengono al pettine a dicembre quando Bossi, al termine di un infuocato scambio di accuse reciproche, toglie il sostegno al governo. Con quello che venne ribattezzato il 'ribaltone' il Senatur manda a casa Berlusconi dopo appena 9 mesi. Gli argini si rompono definitivamente e i due si danno reciprocamente del ''traditore''.

IL RIAVVICINAMENTO E L'ALLEANZA DEL 2001: con gli anni, però, entrambi capiscono di non avere alternative. ''Berlusconi è migliorato'', dice nel gennaio del 2000 il Senatur. Un paio di mesi dopo il leader della Lega torna ad Arcore per rinnovare una tradizione interrotta ormai da sei anni. Fra una cena e una colazione a villa San Martino prende forma la Casa delle libertà. Fi, Lega e An vincono le elezioni del 2001 anche se gli azzurri fanno il pieno di voti, mentre la Lega cala vistosamente. Bossi alza la posta. L'esecutivo sembra in bilico prima ancora di nascere. Ma ancora una volta si trova un'intesa e, di nuovo, la pace è siglata fra gli stucchi di Arcore. La tradizione viene interrotta dal malore del Senatur nel marzo 2004 e ci vuole quasi un anno prima che gli incontri riprendano.

L'OPPOSIZIONE E IL RITORNO AL GOVERNO: le elezioni del 2006 segnano il ritorno all'opposizione. Ma Berlusconi e Lega non si perdono di vista. Anzi, l'implosione del centrosinistra offre l'occasione per tornare al governo. Cosa che avviene nel 2008. Il rapporto però, tanto per cambiare, non è facile. E villa San Martino resta il luogo prescelto per fare la pace. Sempre più spesso con Roberto Maroni, che nel giugno 2012 diventa segretario.


BERLUSCONI LASCIA, LE STRADE TORNANO A DIVIDERSI: Nel novembre 2011, però, il Cavaliere è costretto a lasciare palazzo Chigi. Arriva Monti e la Lega va all'opposizione. La lontananza dura poco: alle politiche del 2013 sono di nuovo alleati. Le urne, però, non premiano il Carroccio (poco sopra il 4%). Nemmeno il Cavaliere che però, nonostante un magro 21%, impedisce la vittoria del Pd. Le strade tornano a dividersi: il Pdl appoggia il governo Letta, la Lega resta all'opposizione. Cambia premier, ma non le distanze che anzi crescono con il patto del Nazareno fra Berlusconi e Renzi.

L'ARRIVO DI SALVINI, UN INIZIO DIFFICILE: al vertice del Carroccio arriva Matteo Salvini. Anche in questo caso, fra il giovano segretario e l'anziano leader all'inizio sono scintille. Poi, come di consueto, è l'ex Cavaliere ad aprire ritagliando per sé il ruolo di ''regista'' alle spalle del bomber Salvini. L'elezione di Mattarella e la rottura del patto del Nazareno portano alla cena di ieri sera. Naturalmente, Ad Arcore.

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