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Da 1° aprile in vigore il codice deontologico dei commercialisti

Da 1° aprile in vigore il codice deontologico dei commercialisti

Con le norme sull'equo compenso e con 'paletti' su social media

ROMA, 21 marzo 2024, 17:46

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

Il 1° aprile entrerà in vigore il nuovo Codice deontologico dei circa 130.000 commercialisti italiani, approvato dal Consiglio nazionale della categoria, essendo finita la pubblica consultazione del documento. Le principali novità del testo, recita una nota, "sono quelle relative alla nuova norma sull'equo compenso - utile anche in vista dell'ormai prossima campagna di rinnovo delle cariche nei collegi sindacali - e quelle relative alla pubblicità e alla comunicazione, in particolar modo sui social media".
    Il presidente dei commercialisti Elbano de Nuccio sottolinea: "Abbiamo ricevuto decine e decine di osservazioni", e "abbiamo adesso un Codice più rispondente al contesto sociale nel quale operiamo, fisiologicamente mutato nel corso degli anni. Equo compenso, sanzione unica per violazioni plurime nell'ambito del medesimo procedimento disciplinare, rapporti tra colleghi, utilizzo dei social network, abusivismo professionale e pubblicità - aggiunge - sono alcuni degli aspetti più rilevanti sui quali ci siamo concentrati. Mi piace anche sottolineare il recepimento dell'osservazione di alcuni giovani colleghi che hanno giustamente chiesto che il nuovo Codice non faccia distinzioni tra iscritti giovani e anziani, entrambi tenuti al rispetto reciproco", incalza.
    Per il consigliere nazionale delegato alla deontologia Pasquale Mazza, "le modifiche apportate dopo la pubblica consultazione lasciano inalterati i principi, ma contribuiscono, nella nuova formulazione, a renderli più chiari e intellegibili per i nostri colleghi. In tema di comunicazione e uso dei social, ad esempio, chiariamo che, fermo restando ovviamente il diritto di critica, bisogna attenersi a comportamenti deontologicamente corretti sia verso l'esterno, a cominciare dall'approccio da avere verso le Istituzioni, sia verso l'interno, con comportamenti che devono essere rispettosi anche tra colleghi", si chiude la nota dei professionisti economico-giuridici.
   

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