E' stata inaugurata oggi a Tashkent,
negli spazi del flagship store Bonaldo, una mostra a cura di
Elisabetta Pisu che racconta l'evoluzione del design italiano
nel campo della cucina, attraverso gli oggetti disegnati dai
grandi maestri del progetto. Si tratta di 53 opere che esplorano
il legame fra il design made in Italy e la cultura della tavola,
attraverso un percorso storico che va dagli anni Trenta ad oggi,
passando per alcune fra le firme, i brand e gli oggetti più
rappresentativi.
Con questa mostra, rileva l'ambasciatore d'Italia a Tashkent,
Agostino Pinna, "completiamo in Uzbekistan una ideale trilogia
del design dopo la mostra Italia Geniale dello scorso inverno e
l'Italian Design Day dello scorso marzo con la partecipazione
dell'ADI Museum Compasso d'Oro di Milano, ciclo di rassegne che
abbiamo ideato riconoscendo la crescente maturità del mercato
uzbeko verso i prodotti italiani".
Parallelamente all'esposizione di oggetti, Il gusto del
design italiano presenta anche un excursus sulla storia e
sull'evoluzione dell'ambiente cucina in Italia, a partire da
prototipi-simbolo, come la Domus Nova di Gio Ponti ed Emilio
Lancia degli anni Trenta sino ai progetti esposti alla mostra
Italy: The New Domestic Landscape al MoMA di New York nel 1972.
"I processi che riguardano la preparazione, il servire e il
conservare il cibo - spiega la curatrice Elisabetta Pisu - sono
sempre stati al centro della cultura italiana sin dal tempo
dell'Antica Roma, così come la ricerca tra funzionalità e stile.
Questo ha fatto sì che artigiani e, in epoca più recente,
designer e architetti abbiano dato vita a oggetti raffinati e
tecnologici, mai creati prima, diventati pezzi iconici
riconosciuti in tutto il mondo, ed entrati a far parte della
storia del design italiano".
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