Alla presenza del sottosegretario
italiano all'Ambiente e Sicurezza Energetica, Claudio Barbaro, a
Nairobi per partecipare alla nona conferenza globale promossa
dall'Agenzia internazionale dell'energia (Eia), l'ambasciatore
d'Italia in Kenya, Roberto Natali, ha presieduto presso la sua
residenza nella capitale keniana. alla cerimonia di consegna
delle onorificenze di Cavaliere dell'Ordine della Stella
d'Italia, da parte del presidente della Repubblica, Sergio
Mattarella, a 4 connazionali residenti nel Paese africano.
Barbaro, che è anche dirigente sportivo, ha consegnato il
cavalierato all'allenatore bresciano di atletica Claudio
Berardelli. "Berardelli è giunto in Kenya da giovane studente di
scienze motorie. È oggi un punto di riferimento a livello
mondiale per l'allenamento di fondisti di successo, potendo
annoverare nel proprio team numerosissimi corridori africani
distintisi in competizioni olimpioniche, mondiali e nelle più
prestigiose maratone del mondo", ha ricordato Barbaro, leggendo
la motivazione del titolo.
Natali ha poi conferito l'onorificenza a tre figure femminili
che si sono particolarmente distinte nei loro rispettivi campi:
la Madre superiora della congregazione del Cottolengo di
Nairobi, Suor Loredana Serena, le imprenditrici Monia Posti e
Anna Leali.
Suor Loredana Serena ha operato come missionaria in Kenya a
partire dagli anni '90. In quel periodo, con il Paese falcidiato
da un'epidemia di Hiv, ha assistito e lenito le immani
sofferenze a cui tale flagello costringeva i tanti pazienti -
spesso bambini ed orfani - in osservanza della missione sociale
verso "gli ultimi".
La perugina Monia Posti ha fondato nel 1994 una società che
ha promosso la presenza di prodotti italiani sul mercato keniano
introducendo per la prima volta in Kenya il concetto del Made in
Italy. Anna Leali, originaria della provincia di Brescia, è
giunta in Kenya appena ventenne, lavorando in attività di
gelateria e pasticceria.
Negli anni, grazie al suo infaticabile lavoro, ha espanso il
suo marchio, divenendo un punto di riferimento dello stile
enogastronomico italiano. Natali ha ribadito come i premiati
abbiano contribuito e contribuiscano a rafforzare l'immagine non
solo del Made in Italy in Kenya, ma anche dell'integrazione nel
Paese in cui hanno scelto di vivere, operare, dare lavoro e fare
del bene.
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