"Segni preliminari" indicano che "c'è la possibilità di far avanzare un nuovo accordo per la liberazione degli ostaggi". Lo ha detto il ministro del Gabinetto di guerra israeliano Benny Gantz dopo lo stallo degli ultimi tempi. "Non lasceremo intentata alcuna possibilità - ha aggiunto - per riportarli a casa, Nessuna pietra resterà non rovesciata nello sforzo di riportare a casa coloro che sono stati rapiti il 7 ottobre".
Secondo il quotidiano saudita Asharq Al-Awsat che cita fonti diplomatiche, "ci sono progressi nei colloqui tra Egitto e Hamas sull'accordo per gli ostaggi. Hamas ha ammorbidito le sue posizioni e l'Egitto sta lavorando per ottenere una flessibilità simile anche con la delegazione israeliana che arriverà al Cairo nelle prossime ore".
Media, almeno 67 palestinesi uccisi a Gaza la notte scorsa
Gli attacchi israeliani in tutta Gaza hanno ucciso almeno 67 palestinesi tra la scorsa notte e oggi. Lo riportano i media internazionali tra cui il Guardian e Sky News. Le morti sono avvenute in alcune aree in cui ai civili era stato detto di cercare rifugio. L'ospedale dei martiri di Al-Aqsa a Deir al-Balah ha dichiarato di aver ricevuto 44 corpi dopo molteplici attacchi nel centro della Striscia, riportano i media.
'Sinwar diceva di avere l'impegno di Hezbollah per ampliare la guerra al nord'
Dai nuovi documenti che l'Idf ha trovato a Khan Yunis, è emerso che il leader di Hamas, Yahya Sinwar, era sicuro che Hezbollah avrebbe aperto un altro fronte della guerra con Israele al nord: "Abbiamo ricevuto l'impegno che l'Asse parteciperà al grande 'progetto di liberazione'". Lo riporta il sito di Ynet spiegando che il piano della fazione palestinese era quello di una guerra su due fronti.
"Sinwar non si è limitato a desiderare che fosse così ma ha costruito un piano in questa direzione affermando di aver ricevuto un impegno in materia", scrive il sito israeliano: dai documenti rinvenuti dall'esercito emerge che "Sinwar ha scritto ai suoi uomini" di aver "ricevuto l'impegno" dall'Asse sciita Iran-Hezbollah. In altri documenti, il leader di Hams a Gaza ribadisce l'impegno ricevuto, "secondo cui l'azione nel sud porterà ad un'azione parallela del nord, alla quale Hezbollah si sta preparando con lo slogan 'conquistare la Galilea'". Ma alla fine - aggiunge Ynet - gli ayatollah di Teheran e Hassan Nasrallah "hanno deluso Sinwar".
Egitto all'Aja, 'Israele sta violando diritto internazionale'
E' durissima l'arringa che l'Egitto ha cominciato a svolgere davanti alla Corte Internazionale di Giustizia dell'Aja contro Israele, dopo la presentazione di un memorandum. "L'occupazione israeliana è una chiara violazione del diritto internazionale" - ha detto Yasmine Moussa, consulente legale del ministero degli Esteri egiziano - e non un'autodifesa", "i palestinesi subiscono punizioni da 75 anni" e "Israele nega il diritto del popolo palestinese all'autodeterminazione", per cui l'Egitto ha presentato una richiesta.
Israele - ha proseguito la rappresentante dell'Egitto all'Aja - "continua a commettere massacri a Gaza e impone una politica di assedio e fame", impedendo anche l'invio degli aiuti alla popolazione palestinese allo stremo. Inoltre, "intende chiaramente isolare la Palestina e indebolire la sua autorità" e e da anni ostacola "il movimento dei palestinesi nella moschea Al-Aqsa", "imponendo loro ogni genere di restrizioni" e tentando di "realizzare illegalmente un cambiamento demografico a Gerusalemme".
Tra le accuse a Israele anche quella di "acquisire terra palestinese con la forza" anche prima del conflitto, anche questo "in violazione del diritto internazionale", una pratica di cui L'Egitto chiede con determinazione la fine. Infine, la rappresentante egiziana ha citato anche il Consiglio di Sicurezza dell'Onu, che "ha ripetutamente fallito nel raggiungere un cessate il fuoco nella Striscia di Gaza".
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