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Aperta in Belgio un'indagine sulle reti di propaganda russa

Aperta in Belgio un'indagine sulle reti di propaganda russa

'Per appoggiare candidati filorussi e rafforzare una certa narrativa filorussa nel Parlamento europeo'

BRUXELLES, 12 aprile 2024, 15:54

Redazione ANSA

ANSACheck

Il premier belga Alexander De Croo © ANSA/EPA

    "Il nostro procuratore federale ha avviato un'indagine" sulle reti di propaganda russa stroncate dai servizi di intelligence belgi e cechi "che si basa su un rapporto declassificato che i nostri servizi hanno reso noto l'altro ieri". Lo ha annunciato il primo ministro belga Alexander De Croo in conferenza stampa. Lo stesso premier nei giorni scorsi aveva denunciato le interferenze russe che avrebbero coinvolto alcuni europarlamentari.

    "I servizi segreti belgi hanno confermato l'esistenza di vere e proprie reti di interferenza russa con attività in diversi Paesi europei e anche qui in Belgio", ha spiegato il primo ministro. "Secondo i nostri servizi segreti, gli obiettivi di Mosca sono molto chiari" ossia contribuire all'elezione del "maggior numero di candidati filorussi al Parlamento europeo e di rafforzare una certa narrativa filorussa in questa istituzione", ha aggiunto. 

   "Un sostegno europeo indebolito all'Ucraina serve alla Russia sul campo di battaglia e questo è il vero scopo di ciò che è stato scoperto nelle ultime settimane", ha osservato De Croo. "Sono preoccupazioni molto serie", ha aggiunto il premier spiegando di essere in contato con il primo ministro ceco, Petr Fiala, e le presidenti della Commissione europea e del Parlamento europeo, Ursula von der Leyen e Roberta Metsola.

   Secondo De Croo, occorre "agire a livello nazionale e a livello europeo. Sul piano nazionale le autorità giudiziarie hanno confermato che "questa interferenza è perseguibile" poiché "il pagamento in contanti non è avvenuto in Belgio, ma l'interferenza sì. Poiché il Belgio è una delle sedi delle istituzioni dell'Ue, abbiamo la responsabilità di garantire il diritto di ogni cittadino a un voto libero e sicuro", ha detto il premier ricordando la nuova legge nazionale entrata in vigore la scorsa settimana che mira esplicitamente a perseguire le interferenze.

    A livello europeo "il Belgio ha chiesto a Eurojust di riunirsi e di discutere urgentemente la questione", ha spiegato il premier sottolineando la necessità di esaminare come "il mandato della Procura europea e quello dell'Olaf possano consentire di perseguire questo tipo di minacce provenienti dall'esterno".

   De Croo ha infine annunciato che intende sollevare il tema anche al Consiglio europeo che si terrà la prossima settimana: "Ho avuto contatti con diversi colleghi nei giorni scorsi e intendo averne altri nei prossimi giorni", ha aggiunto. "I nostri cittadini europei - ha concluso - non si lasceranno ingannare dalla propaganda russa, ma dobbiamo essere estremamente chiari nel sottolineare cosa sia la propaganda
russa e quale sia l'intento" ossia indebolire la democrazia europea e il sostegno europeo all'Ucraina.

   L'indagine sulle reti di propaganda russa in seno al Parlamento Ue è alle "prime fasi". Lo ha detto all'ANSA un portavoce della procura federale del Belgio, confermando l'apertura dell'inchiesta annunciata dal premier De Croo. L'indagine, partita dal lavoro dei servizi segreti, è stata aperta sulla base di sospetti di "ingerenze straniere", ha precisato.

   Il fascicolo nelle prossime ore potrebbe essere trasmesso all'Eurocamera, che "può costituirsi parte civile". "Il ruolo della giustizia è di essere più prudente delle dichiarazioni politiche", ha aggiunto il portavoce, ricordando che "vige il segreto istruttorio".

Il Parlamento europeo pronto a collaborare

    "Il Parlamento europeo prende atto della decisione delle autorità giudiziarie belghe di avviare un'indagine sulla rete di influenza russa. Non commentiamo le indagini in corso". Lo comunicano i servizi di comunicazione dell'Eurocamera.

   "Come sempre, quando e se richiesto, il Parlamento europeo collabora pienamente con le forze dell'ordine e le autorità
giudiziarie per favorire il corso della giustizia e continuerà a farlo", spiegano dall'Eurocamera. 

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

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