In Francia continua la corsa ai
risparmi energetici. Come Parigi, sono tantissime le città
francesi che hanno deciso di risparmiare sull'illuminazione
pubblica e il riscaldamento dei loro edifici per affrontare il
caro bolletta. La Ville Lumière ha già confermato la riduzione
dell'illuminazione notturna della Tour Eiffel di poco più di
un'ora. Una misura più simbolica che altro, visto che
l'illuminazione notturna della Dama di Ferro rappresenta solo il
4% dei consumi del monumento.
Una delle misure più significative arriva da Lille, la grande
città delle Fiandre francesi, nel nord del Paese, che da inizio
mese ha spento gli edifici pubblici di notte, fatta eccezione
per la celebre Grand'Place e la place de l'Opéra. Tagli che,
secondo il comune consentiranno di risparmiare 170.000 kWh
all'anno.
Dall'altra parte del Paese, a Marsiglia, è stata adottata una
misura simile, con lo spegnimento delle illuminazioni dei
monumenti alle 23:30 (22:30 in inverno), fatta eccezione per la
basilica di Notre-Dame-de-la-Garde, simbolo della città. Il
comune di Tolone vuole adottare misure simili "il più presto
possibile".
Ma numerose sono le iniziative anche per ridurre il
riscaldamento. Sempre a Lille, in due musei, il calorifero verrà
abbassato da 20 a 18 gradi. Riduzione equivalente anche nelle
piscine municipali e taglio di due ore di riscaldamento in
palestra. Lione ha dato ordine di limitare a 19 gradi il
riscaldamento dei suoi edifici per far fronte a una bolletta
complessiva che secondo le stime passerà da 55 a 100 milioni di
euro per il 2023.
Dopo l'appello del presidente Emmanuel Macron alla ''sobrietà
energetica'' per far fronte agli effetti della guerra in
Ucraina, annunci simili si moltiplicheranno in tutto il Paese
nei prossimi giorni e settimane.
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