Il parlamento lituano ha bandito
diversi simboli di sostegno all'esercito russo, tra cui la
lettera "Z" che è diventata un segno di manifestazione
patriottica all'offensiva russa lanciata il 24 febbraio in
Ucraina, che inizialmente è apparso sulle fiancate di molti
veicoli e blindati di Mosca e poi su edifici, automobili,
vestiti e sui social network a sostegno della guerra iniziata da
Vladimir Putin. Lo scrive la Dpa.
Anche la lettera "V", abbreviazione in russo della massima
"sila v pravde" ("Il potere sta nella verità"), è stata
ugualmente bandita, ed è inoltre vietato indossare il nastro di
San Giorgio, arancione e nero, che simboleggia la vittoria dei
sovietici sulla Germania nazista durante la Seconda guerra
mondiale. Un simbolo ripreso dai separatisti dell'Ucraina
orientale che lo indossano in segno di fedeltà alla Russia.
Le lettere "Z" e "V" e il nastro di San Giorgio si uniscono
ai simboli nazisti e sovietici come la svastica o la falce e il
martello, che non possono essere esposti in pubblico in
Lituania. I trasgressori sono puniti con una sanzione fino a 700
euro per le persone fisiche e 1.200 euro per le aziende. Durante
la seconda guerra mondiale, la Lituania fu occupata dalla
Germania nazista e poi annessa con la forza all'Unione
Sovietica, dalla quale si liberò nel 1991.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA