E' morto in un carcere di Berlino, dove stava scontando l'ergastolo, il serbo-bosniaco Lubisa Beara (77 anni), condannato dal Tribunale penale internazionale dell'Aja per i crimini di guerra nell'ex Jugoslavia (Tpi) per aver pianificato e organizzato il genocidio di Srebrenica. Ne ha dato notizia l'agenzia bosniaca Fena, precisando che il decesso e' avvenuto ieri. In quella cittadina bosniaca, dichiarata zona protetta dalle Nazioni Unite, nel luglio 1995 fu compiuto il massacro di oltre ottomila uomini e ragazzi musulmani ad opera dell'esercito serbo bosniaco.
Il Tpi ha pronunciato nel 2015 la sentenza definitiva a carico di Beara che, col grado di colonnello, era a capo della sicurezza dell'esercito serbo-bosniaco, e uno dei più stretti collaboratori del generale Ratko Mladic, attualmente sotto processo davanti ai giudici del Tpi per genocidio, crimini di guerra e contro l'umanità.
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