Secondo un sondaggio diffuso in Romania dal centro di ricerca Inscop, più del 40% dei romeni ritiene che la situazione nel Paese -ormai membro di Ue e Nato- sia attualmente peggiore che ai tempi del regime comunista di Nicolae Ceausescu. Solo il 33% crede che le cose oggi vadano meglio rispetto al 1989, mentre il 17% pensa che tutto sia cambiato affinché nulla cambiasse. Gli analisti ritengono che il sondaggio non evidenzi nostalgie ideologiche, ma segnali comunque un malessere diffuso.
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