Mistero, ma forse non per molto, sulla morte del sindaco di Seul Park Won-soon, scomparso nel pomeriggio dalla sua residenza e ritrovato cadavere poche ore dopo dalla polizia a Mount Bugak, tra le montagne a nord della capitale sudcoreana.
Ex avvocato per i diritti civili e primo cittadino di Seul dal 2011, rieletto nel 2014 e nel 2018, Park era in pole per la candidatura alle presidenziali del 2022 come successore del presidente Moon Jae-in, del cui Partito democratico liberale era un esponente di punta. Ma ad oscurarne la possibile ascesa alla guida della Corea del Sud era spuntata l'ombra del #metoo, con un'accusa di molestie sessuali da parte di un'impiegata della municipalità della capitale sudcoreana che lo aveva denunciato ieri alla polizia. Su questa vicenda, scrivono i media locali, sarebbe dovuto andare in onda proprio stasera un programma su una emittente tv.
E' possibile, ma è solo una delle prime ipotesi tutta da verificare, che il sindaco, 64 anni, non abbia retto lo stress della possibile umiliazione, anche se si dovranno attendere i risultati dell'autopsia per capire le esatte circostanze della morte.
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