Chi pratica molestie sessuali
"non può restare nel mio governo": lo ha detto il presidente del
Brasile Luiz Inácio Lula da Silva commentando per la prima volta
la notizia delle accuse mosse da almeno dieci donne contro il
ministro dei Diritti umani, Silvio Almeida.
Nel corso di un'intervista a una radio locale, il capo dello
Stato ha affermato che prima di prendere qualsiasi decisione
sulla permanenza di Almeida nel governo intende parlare con lui
e con la ministra dell'Uguaglianza razziale Anielle Franco, una
delle presunti vittime.
"Bisogna riconoscere il diritto alla difesa e la presunzione
di innocenza, per questo sia la polizia federale sia la
Commissione etica della presidenza già stanno investigando, ma
penso che non sia possibile per Almeida continuare nel governo",
ha affermato Lula, indicando che non può "permettere molestie"
all'interno della sua amministrazione, da sempre impegnata "in
una lotta serrata contro la violenza sulle donne".
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