Almeno 300mila studenti
delle scuole elementari messicane nella Sierra, nella Frailesca
e nelle regioni centrali del Chiapas non hanno potuto iniziare
l'anno a causa della violenza generata da gruppi di
narcotrafficanti che si scontrano nei loro comuni. Lo ha
riferito ai media locali e nazionali l'organizzazione sindacale
degli insegnanti Coordinadora Nacional de Trabajadores de la
Educación (Cnte).
Ufficialmente sarebbero dovuti tornare a scuola 1 milione e
871mila bambini e ragazzi di 22.742 scuole pubbliche dello
Stato, ma "l'abbandono scolastico è molto alto in queste regioni
violente" — ha detto Armando Falconi, rappresentante del Cnte —
"soprattutto nei comuni di Chicomuselo e Amatenango de la
Frontera, nella Sierra; La Concordia e Ángel Albino Corzo, nella
fraylesca, così come Berriozábal e Coita, nella regione
centrale", ha aggiunto.
Il fenomeno della violenza e delle minacce nei confronti
degli insegnanti, unito alla povertà e alla mancanza di lavoro,
ha provocato alti livelli di abbandono scolastico e si sono
registrati, inoltre, almeno quattro omicidi e sparizioni, ha
concluso Falconi.
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