Non si placano le polemiche
in Argentina per la recente visita di sei deputati de La Libertà
Avanza (Lla) - il partito del presidente Javier Milei - a
detenuti condannati per crimini contro l'umanità durante la
dittatura militare (1976-1983).
La deputata Lourdes Arrieta, che faceva parte del gruppo di
parlamentari che hanno incontrato i detenuti nel carcere di
Ezeiza - tra i quali anche Alfredo Astiz, condannato per il
sequestro e omicidio di tre madri della Plaza de Mayo e due
suore francesi - si è infatti dissociata dalla polemica
iniziativa e ha rivelato nelle ultime ore chat e documenti che
dimostrerebbero l'esistenza di un piano per liberare i
condannati per delitti di lesa umanità.
"Metto a disposizione i progetti di legge e il decreto che
hanno inviato nel gruppo chat di deputati di Lla per obbligare i
giudici a lasciare in libertà i repressori", ha scritto Arrieta
in un post su X.
Uno dei documenti filtrati dalla deputata è un progetto di
decreto che stabilisce in 25 anni il periodo massimo di durata
di un processo penale aprendo le porte alla scarcerazione di
detenuti per delitti commessi oltre tale periodo di tempo.
Un secondo progetto di legge che circolava nel gruppo di
deputati del partito di Milei e pubblicato da Arrieta fissa
invece a 20 anni il limite di durata dei processi penali.
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