Ha preso il via oggi in
Argentina, nel contesto di una grande attenzione dei media e
dell'opinione pubblica, la fase orale del processo per il
fallito attentato all'ex presidente Cristina Kirchner avvenuto
il primo settembre del 2022.
Sul banco degli imputati l'autore materiale dell'attentato,
Fernando Sabag Montiel; la sua ex fidanzata, Brenda Uliarte,
considerata co-autrice; e un terzo complice, Nicolas Carrizo,
considerato il capo della "banda dello zucchero filato", com'è
stato battezzato dai media locali il gruppo dei tre.
Se sulla dinamica dell'attentato non ci sono ormai molti dubbi
-
Sabag Montiel è inchiodato da filmati che lo ritraggono mentre
preme il grilletto di una pistola calibro 32 carica a pochi
centimetri dalla testa dell'ex presidente - non è invece chiaro
ancora il movente.
Il piano è fallito solo per l'imperizia e l'inesperienza di
Sabag nell'uso della pistola che impugnava. L'autore ha infatti
dimenticato di caricare il colpo in canna attraverso il
movimento del percussore.
Nelle chat tra i tre recuperate dagli inquirenti emerge un
contesto di odio politico, dove l'ex presidente è vista come una
figura che incarna tutti i mali del Paese e la sua eliminazione
considerata come un gesto patriottico.
Dalle indagini è emerso che i tre frequentavano gruppi
dell'estrema destra che organizzavano spesso manifestazioni
contro il governo dell'allora presidente Alberto Fernandez, e i
legali di Kirchner affermano che esistono legami concreti anche
con esponenti del partito di centrodestra dell'ex presidente
Mauricio Macri.
La giustizia argentina ha tuttavia deciso di scorporare da
questo processo le indagini sui legami politici della banda
dello zucchero filato limitando il suo oggetto strettamente alla
dinamica e l'esecuzione dell'attentato.
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