Il presidente argentino
Javier Milei non si scuserà con il governo spagnolo di Pedro
Sanchez per aver affermato, durante il discorso tenuto domenica
a Madrid alla convention del partito di ultradestra Vox, che la
moglie del premier "è corrotta. Milei non sente che debba
chiedere scusa, non succederà", ha affermato in un'intervista
televisiva il ministro dell'Interno, Guillermo Francos.
Il funzionario del governo argentino, uno degli uomini più
vicini al leader ultraliberista, ha aggiunto che "le aggressioni
piuttosto sono venute dal premier Sanchez a Milei", e ha
definito come "ridicola" l'apertura di una crisi diplomatica. Lo
stesso Milei ha successivamente replicato sui suoi canali social
le dichiarazioni di Francos.
Madrid ha richiamato per consultazioni "sine die"
l'ambasciatore spagnolo a Buenos Aires e ha preteso da Milei
"pubbliche scuse". "Non avrebbe mai dovuto abbandonare le forme
e il rispetto, tanto meno mentre era nella nostra capitale," ha
affermato il ministro degli Esteri, Josè Albares. In assenza di
una risposta soddisfacente "la Spagna prenderà misure adeguate a
difendere la sua sovranità e dignità", ha aggiunto Albares.
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