La missione dell'Organizzazione
degli Stati americani (Osa) a sostegno del processo di pace in
Colombia ha chiesto al governo di Bogotà e ai diversi gruppi
armati con cui sono in corso negoziati di portare avanti il
dialogo per la pacificazione nel Paese. In occasione della
presentazione del rapporto semestrale, il capo missione Roberto
Menéndez ha riconosciuto che "la sfida di costruire la pace in
Colombia è di grandi proporzioni e richiede impegni altrettanto
grandi" e invitato a "persistere negli sforzi per permettere di
cessare definitivamente la violenza, garantire il benessere
della popolazione civile" e così "andare verso la trasformazione
delle cause strutturali della disuguaglianza e dell'abbandono
che perpetuano il conflitto".
La presa di posizione arriva in mentre il progetto di "pace
totale" lanciato dal governo di Gustavo Petro appare sempre più
in crisi. Il dialogo tra governo ed Esercito di liberazione
nazionale (Eln) è in stallo. Non decollano i negoziati con
l'organizzazione criminale paramilitare Clan del Golfo e con lo
Stato maggiore centrale (Emc) e la Segunda Marquetalia, entrambi
gruppi composti da dissidenti delle disciolte Forze armare
rivoluzionarie di Colombia (Farc) in occasione del trattato di
pace del 2016.
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