La campagna di Donald Trump ha raccolto 53 milioni di dollari in donazioni nelle 24 ore successive al verdetto di colpevolezza per i soldi alla pornostar. Lo afferma la stessa campagna di Trump parlando di una raccolta record realizzata grazie ai piccoli donatori.
E intanto l'ex presidente è al suo club di golf in New Jersey, da dove intende valutare le prossime sue mosse insieme ai legali dopo il verdetto di colpevolezza. L'ex presidente ha trascorso l'intera giornata di ieri alla Trump Tower, dove sono state viste anche la moglie Melania e la figlia Ivanka.
Cohen: 'Verdetto giusto, nessuno è al di sopra della legge'
"Ritengo il verdetto della giuria giusto. Il problema è che siamo negli Stati Uniti e l'ex presidente è colpevole di 34 capi d'accusa, non stiamo parlando di Noriega". Lo afferma Michael Cohen, l'ex fixer divenuto il principale accusatore di Donald Trump, in un'intervista a Cnn.
"Io sono stato il narratore della storia", ha aggiunto Cohen riferendosi al suo ruolo nel processo contro Trump. "Vorrei che provasse quello che ho provato" in carcere ma "nel rispetto della presidenza non credo" che lo farà, ha aggiunto Cohen precisando che Trump non dovrebbe essere graziato da Joe Biden perché "nessuno è sopra la legge"
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